Cronaca

Vandali ai Rifugi

Sul sito del CAI di Torino è stata data notizia di alcuni atti vandalici a danno del Rifugio Boccalatte-Piolti, della cui riapertura vi avevamo parlato domenica. Problemi che sono già stati risolti da Franco Perlotto.

Purtroppo non è un caso isolato, infatti proprio qualche giorno fa, il 17 giugno, era stato denunciato dai gestori del rifugio Carducci, in Dolomiti ai piedi della Croda dei Toni, un altro atto vandalico. Giuseppe Bepi Monti, al Corriere delle Alpi, aveva raccontato di aver trovato il vetro della porta d’ingresso in frantumi in più punti, parlando di una “vera e propria intimidazione”. Da escludersi un’emergenza, dato che il bivacco invernale era regolarmente aperto.

In entrambi i casi quello che colpisce è il fatto che tutti e due i rifugi non sono di certo agilmente raggiungibili: il Carducci attualmente è di difficile accesso e richiede ore di cammino su sentieri anche impegnativi, non di meno lo è il Boccalatte dove è possibile arrivarci dopo un lungo percorso per escursionisti esperti, attrezzato con corde fisse.

In aprile vi avevamo parlato di un furto al Rifugio Dal Piaz a Feltre, poca roba – 150 euro di fondo cassa e della grappa -, ma che Ennio De Simoi, presidente della sezione di Feltre del CAI, aveva definito con queste parole, che anche in questi due casi più recenti ben si applicano: “Una mancanza di rispetto per il senso stesso di quello che è un rifugio di montagna, che come tale dovrebbe essere rispettato solo perché si chiama rifugio. Quello che fa male è l’atto di per sé, il vandalismo irriguardoso del senso stesso di andare in montagna”.

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Un commento

  1. moda e tendenza corrono di pari passo con vandalismi e problemi di gestione. mamma chioccia cai e compagnia dovrebbero meditare sulle conseguenze e non solo sulla moneta

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