Alpinismo

Annapurna, il grande piano B di Bielecki

Vi avevamo già raccontato dei problemi che stanno riscontrando molti alpinisti a seguito del blocco degli ingressi in Cina per chi ha sul passaporto un visto pakistano, anticipandovi che tra le vittime di questo bando c’era anche la spedizione alla parete nord Cho Oyu di Adam Bielecki.

Infatti, sia il forte alpinista polacco, che ha provato nell’inverno 2016 il Nanga Parbat, sia il compagno Felix Berg, che è andato al Torre Muztagh la scorsa estate, si sono trovati impossibilitati ad entrare in Tibet.

La squadra composta da Adam Bielecki, Louis Rousseau, Rick Allen e Felix Berg ha quindi optato per un piano B, per non dover rinunciare alla stagione. La decisione è stata quella, come vi avevamo già detto, di rimanere il Nepal e provare a scalare l’Annapurna dal difficile e quasi inesplorato versante nord-ovest. L’unica via presente è quella aperta da Reinhold Messner e Hans Kammerlander nel 1985, arrivando alla vetta dopo 5 giorni in parete, e ripetuta solo nel 1988 da Jindrich Martis e Josef Nezerka; durante il tentativo perse la vita il ceco Jiŕí Pelikan.

Bielecki e compagni tenteranno di salire una linea diretta lungo la parete NW, scalando la parte superiore dell’immenso muro di roccia, quella che Messner e Kammerlander avevano evitato spostandosi per giungere in vetta dalla cresta nord-ovest.

Un grandioso piano B, di alto livello alpinistico e che pare tutto meno che un ripiego. 

(Nella foto in alto la parete NW dell’Annapurna.  N. 3 la via Messner e Kammerlander; N. 1 la via tentata da Trolley e Steiner nel 1984; N. 2 la via seguita dal Sveticic nel tentativo del 1991. Foto dal libro “8000 metri di vita” di Simone Moro)

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