Gerlinde, schianto in jeep verso il K2
ISLAMABAD, Pakistan — Tragedia sfiorata, durante l’avvicinamento al K2, per Gerlinde Kaltenbrunner e David Gottlieb. La jeep sulla quale viaggiavano verso Askole è precipitata per 15 metri sotto la strada, finendo accartocciata sui massi in fondo ad un dirupo. Per miracolo, l’incidente non ha causato feriti: l’autista è saltato giù al volo, mentre l’alpinista austriaca e il suo compagno di cordata erano scesi soltanto un paio di minuti prima per fare una fotografia.
"Sono rimasta senza fiato – racconta la Kaltenbrunner -. Ero appena scesa quando ho sentito David gridare: la nostra jeep! Si era avviata verso il dirupo: dopo due capovolte si è schiantata tra enormi massi di roccia, quindici metri sotto di noi. L’autista, saltando giù al volo, si è salvato per miracolo: la parte anteriore del veicolo era devastata. Guardandola, mi tremavano le ginocchia. Per fortuna non c’era nessuno a bordo!".
La jeep della spedizione, partita da Skardu e diretta ad Askole, si era fermata di fronte ad un’interruzione stradale causata da un allagamento: una cascata d’acqua e grosse pietre che continuavano a rotolare nella valle. La Kaltenbrunner era rimasta seduta in macchina, in attesa che lo staff pakistano concludesse il sopralluogo mirato a trovare un passaggio per l’auto.
"David era sceso per fare dei filmati – racconta l’alpinista su suo blog – e ad un certo punto mi ha chiamato per fare una foto. E’ stato un mitacolo. La sera, ad Askole, non riuscivo ad addormentarmi, continuavo a pensare: cosa sarebbe stato se… ma per fortuna tutto è andato bene".
Dal giorno successivo, la Kaltenbrunner e compagni hanno proseguito a piedi, "con grande sollievo". Si sono diretti verso Jola, Paju e il campo base del K2 che prevedevano di raggiungere proprio in questi giorni.
Sul K2, l’alpinista austriaca cercherà di conquistare il suo 13esimo ottomila senza ossigeno. In cordata con lei, il giovane alpinista filmmaker tedesco David Gottlieb, che la scorsa primavera ha salito il Lhotse con lei e il marito Ralf Dujmovitz.