Alpinismo

Alpinista muore per edema e alcol

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KATHMANDU, Nepal — Un mix mortale di alcol, spossatezza e strascichi dell’edema polmonare. Sembra essere questo ad aver causato l’improvvisa morte di Mick Parker, alpinista australiano con 5 ottomila all’attivo, trovato morto nei giorni scorsi a Kathmandu nel suo appartamento.

Parker aveva soltanto 36 anni. Stava rientrando dalla spedizione alpinistica al Makalu, che aveva salito lo scorso 21 maggio insieme a Roland Hunter. In attesa di rientrare in patria, stava passando qualche giorno a Kathmandu.

Giovedì mattina, però, il suo affittacamere lo ha trovato morto nel suo appartamento. Un ritrovamento sconvolgente, perchè Parker sembrava essere in ottima forma. Per questo sul suo corpo è stata fatta subito l’autopsia.

"I risultati mostrano che la sua morte è stata causata dalla combinazione di tre fattori – ha detto il suo compagno Hunter ad Explorersweb -. Mick aveva speso molte energie nella salita, aveva dei postumi di un edema polmonare di cui probebilmente non si è accorto, e inoltre quella sera aveva bevuto molto. L’alcol, la stanchezza e l’edema lo hanno ucciso".

Parker aveva salito Makalu, Cho Oyu, Broad Peak, Manaslu e G1 senza ossigeno supplementare.

Sara Sottocornola

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