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Tutti in montagna a Carnevale tra sfilate, maschere, tradizioni, leggende e buon cibo!

Molte scuole sono chiuse e qualche fiocco di neve dovrebbe cadere prima del weekend sulle Alpi, perché allora non trascorrere il Carnevale in montagna? Sono tante le proposte delle varie località, di seguito ve ne proponiamo alcuna.

Tra i monti della Carnia, a Sauris, in Friuli Venezia Giulia, si festeggia il Voshankh. L’appuntamento è per sabato 25 con la sfilata, che vedrà in testa al corteo il Rölar, una figura magica e demoniaca armata di una scopa, e il Kheirar, il re delle maschere che orchestra lo svolgimento della festa. A seguire le varie maschere, che possono essere, secondo la tradizione, brutte (Schentena schembln) o belle (Scheana schembln). La sera ci sarà poi la Notte delle lanterne, una suggestiva passeggiata notturna fra i boschi fino a giungere ad un grande falò propiziatorio innalzato in una radura. Frittelle, dolci tradizionali, musica, balli e per finire la premiazione della maschera più creativa.

Sempre in Friuli Venezia Giulia le piste da sci delle principali località saranno invase per la gioia delle bambine dalle Winx dal 24 febbraio al 1° marzo 2017. Tante le attività previste sulla neve (per il calendario, qui http://www.winxclub.com/it/article/winx-magic-ski).

Madonna di Campiglio, il Carnevale sarà asburgico con la sfilata il 27 febbraio per le vie del centro, ad aprire il corteo niente di meno che Sissi e Franz Josef. Martedì spazio ai bambini, con giochi e attività; la sera lungo il Canalone Miramonti ci sarà la tradizionale fiaccolata e brindisi con la corte. Mercoledì protagonista ancora Sissi con l’appuntamento sul Monte Spinale, uno dei luoghi preferiti della Principessa, per ammirare il tramonto sulle Dolomiti con i tradizionali balli e prodotti tipici. Giovedì 2 in calandario la sciata imperiale e venerdì 3 il Gran Ballo dell’Imperatore nel Salone Hofer, la storica sala delle feste dell’Imperatore Francesco Giuseppe.

Ci spostiamo in Veneto. Ad Arabba il Carnevale è il 28 pomeriggio con gli sci ai piedi ed in maschera. La sera invece ci sarà la fiaccolata con i maestri di sci e di snowboard. 
A Cortina d’Ampezzo invece il 26 febbraio si terrà la Corsa dei Sestieri: lo storico palio invernale dei sestieri d’Ampezzo. La staffetta con gli sci da fondo vedrà sfidarsi, in costume storico, le sei contrade in cui è suddivisa Cortina.

A Bormio si elegge invece il Podestà di Mat (Podestà dei Matti), che prende il posto del sindaco per una settimana, con un unico compito: far vivere nel divertimento e follia. L’appuntamento è il 26 febbraio in piazza dove si potrà mangiare polenta, giocare, cercare di scalare il palo della cuccagna ed assistere alla filata delle maschere della Compagnìa di Mat e della Gioventù Bormiese.

A Domodossola a Carnevale vi sarà la storica sfilata che ha come cuore il matrimonio ambientato nel Seicento tra Togn e Cia, le due maschere cittadine. La cerimonia è il 26 febbraio ad animare la festa anche la sfilata di carri, musica, balli, giochi, animazioni e piatti tipici.

In Valle d’Aosta si terrà il corteo di Saint-Rhémy-En-Bosses, dove il Carnevale è conosciuto come Carnevale della Coumba Freida. Una festa legata al passaggio in valle dell’esercito napoleonico nel 1800, in cui avverrà la tradizionale sfilata della “benda” con costumi ispirati alle divise dei soldati francesi, realizzati a mano e rifiniti con perline, paillettes e luccicanti specchietti. I personaggi tengono in mano una coda di cavallo, mentre in vita hanno una cintura munita di un campanello: due elementi che secondo la tradizione servono ad allontanare gli spiriti maligni. Nel corteo, un ruolo importante spetta anche alla maschera dell’orso, che rappresenta l’avvicinarsi della primavera. Appuntamento il 26 e il 28 febbraio.

A Cervinia dal 24 al 27 febbraio e il 4 marzo sfilate, intrattenimenti e feste danzanti per rievocare la leggenda. Nella valle del Breuil viveva infatti una fanciulla di una bellezza straordinaria, che venne rapita e nascosta tra le montagne dal gigante Gargantua, che se ne innamorò. Gli abitanti della valle si riunirono per cercare la ragazza, così il gigante, vistosi scoperto, decise di liberarla, riportandola tra la sua gente. In onore della liberazione della “Dama Bianca” venne organizzata una grande festa con un ballo a cui parteciparono tutti gli abitanti della Valle D’Aosta vestiti di rosso e nero.

A Courmayeur c’è lo Camentran: ogni viuzza si anima di maschere (quelle tradizionali sono il “vecchio” e la “vecchia”) che, in giro suonando campanacci, annunciano l’arrivo del carnevale e l’inizio dei festeggiamenti. Non mancano altre maschere tipiche della tradizione come i beuffon, un’allegra brigata di bizzarri che invadono le vie del centro a bordo di carri allegorici che sfilano per il centro. Il beuffon è vestito con una rielaborazione ironica di una divisa militare ricca di ornamenti (medaglie, nastrini, bottoni) e non può non dimenticare a casa dei campanelli con i quali, tra le vie del borgo, richiama la popolazione e la invita a unirsi ai festeggiamenti. Un altro compito divertente, soprattutto durante la sfilata, a cui è chiamato il beuffon, per tradizione, è quello di tenere a bada la popolazione e mantenere l’ordine pubblico. Come da tradizione, il Carnevale è da sempre legato anche a dei piatti tipici come la seuppa, una zuppa gustosa a base di pane nero e fontina che viene distribuita in piazza Abbé Henry a ora di pranzo il giorno del martedì grasso.

 

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