Alpinismo

Perù, Max Schivari precipita e muore

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HUARAZ, Perù — E’ finita tragicamente l’avventura di Max Schivari in Perù. L’alpinista altoatesino, 36 anni il prossimo 11 giugno, è morto mentre scendeva in speed riding da una montagna della Cordilliera Blanca. La vela non si è aperta. E’ precipitato per 150 metri nel vuoto. Quando gli amici che erano con lui l’hanno trovato e soccorso era ancora vivo, lamentava un dolore alla gamba. Ma poi in ospedale le sue condizioni si sono rivelate drammaticamente più gravi e lo speed rider alla fine non ce l’ha fatta.

La notizia dell’incidente è giunta in Italia ieri mattina alle 4.30, ma i dettagli sulle dinamiche dei fatti sono arrivati solo in serata. Quello che però è stato certo fin da subito, senza nessuna speranza di dubbio, era che Max Schivari sabato era morto in Perù, su una montagna della Cordilliera Blanca.
 
L’alpinista e sciatore era partito dall’Italia appena lunedì scorso, 11 maggio. Con lui in spedizione c’erano altri 7 alpinisti altoatesini – Luca Gardin, Sebastian Mayrgünther, Thomas Himmelmann, Moritz Kofler, Peter Ratschiller, Lisa Unterkalmsteiner e Cristoph Vonmetz – e il gestore del rifugio Pian dei Fiacconi sulla Marmolada, Guido Trevisan. Il gruppo aveva come obiettivo lo Huascaran, da cui Schivari sarebbe voluto scendere dalla parete ovest in speed riding.
 
Prima di raggiungere la vetta più alta del Perù però, di 6.768 metri, il gruppo aveva in programma l’ascensione di altre cime vicine. Inizialmente erano state designate per l’acclimatamento il Nevado Pisco e le montagne della valle Paron, tra cui l’Artesonraju. Ma già prima della partenza erano sorti dei dubbi sulla possibilità di avvicinarsi a queste zone, e Schivari aveva fatto sapere che nel caso avrebbero attaccato altri monti sempre in prossimità dello Huascaran.
 
Non si sa al momento esattamente il luogo in cui si è verificato l’incidente. Secondo le prime ricostruzioni lo speed rider stava scendendo da un pendio, ma pare che quando ha spiccato il volo la vela non si sia aperta come doveva, lasciandolo precipitare nel vuoto per circa 150 metri.
 
Subito i suoi compagni l’hanno raggiunto e soccorso. Schivari lamentava un forte dolore alla gamba ed era cosciente. Trasportato in ospedale però le sue condizioni sono apparse subito molto serie, rilevando diverse fratture. Alla fine la situazione è precipitata e l’altoatesino è morto nell’ospedale di Huaraz.
 
Schivari, che avrebbe compiuto 36 anni il prossimo 11 giugno, era volontario della Croce Rossa e viveva a Renon con la sua compagna. Era uno dei pionieri dello speed riding in Italia: lo sport, che unisce la vela del parapendio agli sci, è da tempo molto diffuso all’estero e proprio grazie all’attività dell’altoatesino sta diventando sempre più conosciuto anche in Italia.
 
Una passione a cui Schivari si è dedicato anima e corpo negli ultimi anni. Ecco come la racconta durante l’ultima videointervista rilasciata a Montagna.tv.
 
 
Valentina d’Angella

      

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