Cronaca

Gran Sasso – Hotel Rigopiano: 5 vittime accertate, 23 ancora i dispersi. “Si continua a coltivare la speranza”

AGGIORNAMENTO 10.30 22/01/17: Dopo il miracolo dell’altro ieri sull’albergo sommerso di neve è sceso di nuovo il silenzio. Sono 11 in totale gli scampati alla valanga.

ANSA

All’alba i vigili del fuoco hanno tirato fuori il corpo di una donna e un paio d’ore dopo ne hanno recuperata un’altra. Una è Nadia Acconciamessa, la madre del piccolo Edoardo. L’altra, identificata in serata, è Barbara Nobilio, 51 anni, di Loreto Apritino (Pescara), in vacanza con il marito, tuttora disperso. Erano anche loro al piano terra, in alcune stanze a meno di una decina di metri da dove sono stati salvati Edoardo, Ludovica e Samuel. Il tempo di caricare i loro corpi sull’elicottero e dall’ammasso di macerie e neve è uscito il corpo di un uomo: Sebastiano Di Carlo, 49 anni, il papà di Edoardo, orfano dunque di entrambi i genitori. Salgono quindi a 5 le vittime accertate. 23 ancora i dispersi.  “Continuiamo a lavorare con grande determinazione, grande forza, grande professionalità e con ogni mezzo per trovare le persone che sono lì sotto”, ha detto all’ANSA anche oggi il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, sottolineando che tutti i soccorritori “continuano a coltivare la speranza, così come abbiamo fatto quando c’era chi pensava che non ci fosse nessuna speranza. Ieri, pur in assenza di segnali, sono state trovate persone. E il fatto che non ci siano rumori non significa alcunché, perché le squadre di soccorso hanno raccontato di aver rotto delle murature che impedivano l’accesso. La cosa fondamentale è continuare a scavare”.


AGGIORNAMENTO 11.15 21/01/17: “Abbiamo altri segnali da sotto la neve e le macerie, stiamo verificando. Potrebbero essere persone vive, ma anche le strutture dell’albergo che si muovono sotto il peso della neve”. Lo ha detto all’ANSA il dirigente dei vigili del fuoco Alberto Maiolo al centro operativo di Penne, in un aggiornamento sulle ricerche dei dispersi all’hotel Rigopiano. “Vista la situazione, già avere estratto diverse persone vive è una grossa soddisfazione – ha aggiunto Maiolo -. Dobbiamo muoverci con molta cautela perché lo stato dei luoghi è pericoloso anche per noi”. Il cadavere di un uomo è stato recuperato dai soccorritori. Il bilancio ufficiale delle vittime sale dunque a cinque (due donne e tre uomini). 


AGGIORNAMENTO 9.15 21/01/17: I soccorritori hanno estratto una quarta persona dalle macerie. Si tratta di un uomo, che sarebbe ferito. Nel corso della notte sono state così salvate finora quattro persone, due donne e due uomini. Si tratta del gruppo delle cinque che erano ancora all’interno della struttura e che erano state individuate nella giornata di ieri. I soccorritori continuano a lavorare senza sosta per recuperare l’altra e individuare l’altra ventina di persone che ancora manca all’appello. I sopravvissuti al momento sono 10, tra cui 4 bambini.

Sale anche il bilancio delle vittime: quattro, due donne e due uomini. I soccorritori hanno infatti trovato fra le macerie il corpo di una seconda donna, dopo quella individuata in precedenza. L’audio dei Vigili del fuoco: “Sono vivi!”

 


AGGIORNAMENTO 17.00 20/01/17: Sono passate quarantaquattro ore, la disperazione e l’affanno rimangono, ma la logica che voleva che dentro le mura dell’hotel Rigopiano ci fossero anfratti e spazi, anche importanti nei quali le persone si sono rifugiate, lascia spazio alla speranza. Ai 6 superstiti recuperati si aggiunge l’odore prima percepito dai cani da valanga e poi dalle sonde di altri quattro persone vive. Scavando e rimuovendo la neve, speriamo che ne troveranno altri, speriamo che l’istinto e la paura abbia convinto gli ospiti dell’hotel e il personale a mettersi al riparo nei luoghi presumibilmente sicuri della struttura, dove il cemento armato di pilastri e solette poteva reggere la forza dell’impatto prima e poi fermare la neve che penetrava pressata all’interno. Questi ultimi superstiti sono stati individuati dagli uomini del soccorso alpino nella zona delle cucine, sotto il solaio del piano. Ci sono anche madre e figlio, la moglie di Giampiero Parete, tra i primi superstiti della slavina. La donna ha dato indicazioni riguardo la figlia che si trovava nella stanza accanto e i soccorritori hanno così potuto indirizzare la ricerca. Un altro bimbo è stato salvato: è Edoardo, la zia Simona Di Carlo grida al “miracolo…Fatemi arrivare da lui”. A Pescara al presidio sanitario si attende l’arrivo di altri quattro pazienti, uno dei quali è in già volo. Non si conoscono al momento condizioni cliniche e generalità. “Con i quattro ancora da recuperare – spiega il responsabile della comunicazione in emergenza dei vigili del fuoco, Luca Cari – siamo in contatto vocale. Sono all’interno di un vano, non facile da raggiungere”. Il gruppo si trova nella zona ricreativa dell’albergo, dove c’erano il bar e la sala biliardo. Questo è il tempo del lavoro incessante, della fretta di esplorare ogni possibilità e ogni angolo della struttura, ogni minuto è importante. “La speranza di trovare superstiti vivi è forte”.


AGGIORNAMENTO 13.00 20/01/17: In un primo momento si pensava fossero sei le persone ritrovate, vive, nei locali delle cucine. In seguito si è appreso che le persone sono otto, tra cui due bambini e la mamma di uno dei due. Intanto due persone sono già state estratte e non sarebbero in condizioni preoccuopanti. Una donna è già stata trasportata, comunque, all’ ospedale di Pescara. Si sta cercando di attuare una sorta di staffetta tra Pescara, Penne e l’hotel.


AGGIORNAMENTO 12.00 20/01/17: All’Hotel Rigopiano sono state individuate 6 persone ancora vive nei locali delle cucine. I pompieri e i soccorritori sono in contatto con loro ma si sta ancora lavorando per poterli estrarre. Sugli elicotteri che sorvolano la zona il personale medico sta aspettando il via libera da terra per calarsi e soccorrere i superstiti con le primissime cure, prima di trasferirli, sempre in elicottero, in ospedale. È la prima buona notizia da quando la valanga ha colpito l’hotel. Se la neve ha concesso una tregua, le temperature più alte hanno appesantito il manto a terra, rendendo più difficolto0se le operazioni di soccorso. Oltre alle tre vittime già estratte, resta incerto il numero dei dispersi come anche la speranza di trovare altre persone in vita.


AGGIORNAMENTO 9.00 20/01/17: All’Hotel Rigopiano a Farindola sul Gran Sasso, spazzato via da una slavina di immense proporzioni, i soccorritori hanno lavorato per tutta la notte, in condizioni estreme, alla ricerca della trentina di dispersi che ancora mancano all’appello. Con le temperature ampiamente sotto lo zero, i soccorritori hanno lavorato grazie all’ausilio delle fotocellule ma a ritmi ridotti: non ci sono infatti le condizioni di sicurezza necessarie per operare in maniera massiccia e, dunque, si è preferito ridurre il numero degli uomini impegnati. Nel corso della notte le turbine e le ruspe hanno proseguito inoltre il lavoro per liberare la strada che sale all’hotel e consentire una migliore circolazione dei mezzi di soccorso.  Secondo i dati ufficiali della protezione civile, da ieri sono stati estratti due corpi dalle macerie. Il timore è però che le vittime possano essere molte di più. I cani dei Vigili del fuoco stanno infatti incessantemente perlustrando l’area, non rilevando però presenze. “Una roba da non credere, è stato scioccante, mai visto niente del genere. Temo ci siano poche speranze di ritrovarli in vita”. Così all’ANSA Cristian Labanti, operatore del Soccorso Alpino emiliano arrivato ieri con gli sci sul luogo del disastro. A coltivare la speranza è il viceministro degli Interni Filippo Bubbico, che si trova a Penne, dove attualmente è posizionato il centro logistico dei soccorsi: “La situazione è molto difficile, ma vogliamo ancora coltivare la speranza di trovare qualcuno vivo. In altre situazioni analoghe in passato è successo, anche dopo molte ore”.


 AGGIORNAMENTO ore 15.50 – 20/01/17: Altri due corpi, dopo quello recuperato stamattina, sono stati estratti dalle macerie dell’hotel Rigopiano. Secondo le fonti dei Carabinieri un’altra persona sarebbe stata individuata, ma non ancora recuperata. Sarebbero 35 le persone presenti nell’Hotel al momento della tragedia. “Le persone registrate in Questura ufficialmente sono di meno, ovvero 22 ospiti e sette dipendenti – ha spiega il sottosegretario regionale, con delega alla Protezione civile, Mario Mazzocca – Però è verosimile che ci fossero degli ospiti e dunque il numero dovrebbe essere questo”. Tra i disperi anche tre bambini, una piccola di 6 anni e due maschietti di 8 e 9 anni, e almeno due feriti. Impressionanti le prime immagini che arrivano dai soccorritori. 

 

 


AGGIORNAMENTO ore 10.00 – 20/01/17: “Ci sono tanti morti” così Antonio Crocetta, uno dei capi del Soccorso alpino abruzzese all’ANSA. “Chiamiamo ad alta voce ma nessuno risponde”, testimoniano i soccorritori, che ieri notte hanno raggiunto con gli sci l’Hotel Rigopiano, travolto da una valanga distaccatasi dopo il terremoto. Attorno alle 9,30 i soccorritori hanno estratto dalla neve la prima vittima, un uomo. Le ambulanze sono ancora bloccate a circa 9 km dall’hotel. Al momento stanno raggiungendo il luogo della tragedia i vigili del fuoco con un elicottero ed un mezzo cingolato.  Nel frattempo la terra continua a tremare:  sono state almeno 80 le scosse di terremoto, escludendo quelle di magnitudo inferiore a 2, registrate dalla mezzanotte nel centro Italia.


Ore 8.00 – 20/01/17: Un’altra valanga si è distaccata ieri, quasi sicuramente a causa del terremoto, travolgendo l’hotel Rigopiano di Farindola, alle pendici del Gran Sasso pescarese. “Purtroppo è accaduta una terribile tragedia sembrerebbe ci siano delle vittime, ma è tutto da confermare” scrive su Facebook il presidente della provincia di Pescara Antonio Di Marco, che aggiunge: “A Rigopiano è in atto una bufera di neve. In albergo c’erano oltre 20 ospiti, tra cui almeno due bambini”. Poche dopo, sempre su Facebook: “Ci sono parecchi feriti, ma non si sa ancora quanti sono ancora dispersi o addirittura morti. Certo che la struttura è stata presa in pieno dalla slavina, tanto che si è spostata di dieci metri!”. Alle 4.40 di questa notte sono arrivate le prime squadre di soccorso con gli sci, percorrendo chilometri sulla neve, poiché i mezzi di soccorso sono bloccati sulle strade da altre slavine che hanno trascinato sulla carreggiata alberi e pietre. La scena che si sono trovati davanti gli uomini del soccorso è stata drammatica: la struttura quasi interamente sommersa dalla neve, le luci sono accese, ma non si sentono voci. L’albergo inoltre sarebbe in parte crollato.  

I soccorritori stanno spalando, ma non sono ancora riusciti ad entrare nella struttura, dove 27 persone dovrebbero ancora essere intrappolate nei seminterrati, non si conoscono le loro condizioni. Due invece le persone che al momento dell’incidente si trovavano all’esterno e sono state intanto messe in salvo. Secondo i testimoni tre dovrebbero invece essere i dispersi. “Aiuto, stiamo morendo di freddo”. È il contenuto di un drammatico sms inviato nel tardo pomeriggio di ieri da una coppia di clienti ai soccorritori.

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4 Commenti

  1. UN GRANDE ABBRACCIO A CHI STA PASSANDO TERRIBILI GIORNI E A CHI STA LAVORANDO PER RENDERLI MENO TERRIBILI.
    DI CUORE. GRAZIE

  2. Andate su Google Earth e guardate dove è situato l’Hotel Rigopiano.Proprio alla base di un bel canalone e osservate bene la morfologia soprastante.

    1. Conosco la zona e la considerazione viene da farla automaticamente, ma innescare polemiche in questi casi è ridicolo.

  3. No non è ridicolo, oramai quei poveretti sono morti, ma è indispensabile evitare che possano esservi casi simili in futuro, ed allora è bene segnalare la problematica ora, in un momento in cui l’attenzione è massima

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