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Il presidente Napolitano a L'Aquila
L’AQUILA — Era atteso da giorni dalle popolazioni terremotate. D’altronde, la vicinanza di figure simbolo, come quella del papa per esempio, in questi casi diventa indispensabile, più per il morale che per l’intervento materiale. E così ieri a l’Aquila è arrivato anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Il primo gesto del Capo dello Stato, appena arrivato nel capoluogo abruzzese, è stato quello di rendere omaggio alle 275 vittime del terremoto. Insieme al responsabile della Protezione civile Guido Bertolaso e al presidente della Regione Gianni Chiodi si è recato nel locale che ospita le bare, in attesa dei funerali di Stato che si terranno domani.
Il presidente della Repubblica, arrivato in macchina da Roma, ha visitato la caserma della Guardia di finanza di Coppito e il centro di coordinamento dei soccorsi. Questa mattina Napolitano dovrebbe effettuare alcuni sopralluoghi nel centro della città e incontrare la popolazione colpita dal sisma nelle frazioni e nei paesi intorno al capoluogo abruzzese.
Il presidente della Repubblica, arrivato in macchina da Roma, ha visitato la caserma della Guardia di finanza di Coppito e il centro di coordinamento dei soccorsi. Questa mattina Napolitano dovrebbe effettuare alcuni sopralluoghi nel centro della città e incontrare la popolazione colpita dal sisma nelle frazioni e nei paesi intorno al capoluogo abruzzese.
Intorno a mezzogiorno è previsto un incontro con la stampa, alla caserma di Coppito
Domattina invece, il Presidente parteciperà ai funerali di Stato per le vittime finora recuperate. La cerimonia si svolgerà nel piazzale della caserma della Scuola della Guardia di Finanza all’Aquila.
Nel frattempo, il governo sta cercando un miliardo di euro per far fronte alle prime emergenze economiche del terremoto. al vaglio dell’esecutivo ci sono tre ipotesi: un contributo di solidarietà una tantum, una addizionale speciale Irpef oppure una riedizione riveduta e corretta dello scudo fiscale per il rientro dei capitali dall’estero.
Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, invece, preferirebbe agire sulle variazioni di bilancio senza chiedere un intervento diretto dei contribuenti.
WP