Cronaca

Terremoto in Abruzzo: oltre 100 morti

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updated L’AQUILA —  Si contano al momento più di 100 morti e 1500 i feriti. Ma sale di minuto in minuto il numero delle vittime del sisma di 5,8 gradi della scala Richter, avvertito questa notte alle ore 3.32 ai piedi del Gran Sasso, in tutta la zona dell’Aquila. Si scava con ogni mezzo e con le mani. Si cerca di farlo in silenzio, per cogliere qualsiasi flebile grido di aiuto proveniente da sotto le macerie. Da tutta Italia stanno arrivando sul luogo pompieri e volontari della Protezione Civile.

Lo stato d’emergenza, ratificato anche dalla firma del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, riguarda praticamente tutta la zona del Gran Sasso, a 10 chilometri dal capoluogo abruzzese, dove è stato localizzato l’epicentro. In particolare i danni peggiori si registrano in almeno 26 località comprese tra i 500 e i 900 metri di quota: Collimento, Castelnuovo, Poggio Picenze, Tornimparte, Fossa, Villa Sant’Angelo, Onna, Paganica oltre che a L’Aquila stessa.
 
Secondo le ultime stime, comunicate poco fa dallo stesso Berlusconi, i morti accertati sono al momento oltre 100 e 1500 i feriti, ma il numero continua a salire e le aspettative sono le più nere col passare delle ore, visto i dispersi sono ancora decine e che tantissime le palazzine crollate come castelli di carta. I feriti poi sono centinaia, molti affollati negli ospedali cittadini, insufficienti però ad affrontare l’emergenza.
 
All’ospedale dell’Aquila c’è una sola sala operatoria agibile e da pochi minuti non c’è più neanche l’acqua potabile. I medici, che lavorano attualmente tra calcinacci e macerie, hanno chiesto immediatamente allestimento di un ospedale da campo che pare stia arrivando dalle Marche. Nel frattempo invitano tutta la cittadinanza a donare il sangue, indispensabile per salvare vite umane.
 
Tantissimi i volontari della protezione Civile e i Vigili del Fuoco che stanno arrivando in queste ore da tutta Italia per dare una mano nell’emergenza. Letteralmente, visto che si scava con tutti i mezzi, anche a mani nude, per tirare fuori la persone rimaste intrappolate sotto gli edifici crollati.
 
Una corsa contro il tempo per salvarne il più possibile. Tra i 100 morti registrati al momento ci sono diversi bambini. Nel paese di Fossa tra via XX Settembre e via Campo di Fossa è crollato un condominio di 5 piani sotto il quale è molto probabile che siano intrappolate intere famiglie.
 
Centinaia gli edifici crollati completamente o in parte, 10-15mila querlli inagibili, e 45-50mila gli sfollati. Si corre in queste ore anche per allestire rifugi in vista della notte. Sono in corso di allestimento almeno 7 campi a L’Aquila e nelle frazioni vicine per un totale di circa 7 mila posti. Insufficienti evidentemente per tutti, ma ne saranno creati altri a breve con l’aiuto dell’Esercito e delle nuove colonne di soccorso che raggiungeranno la zona nelle prossime ore.
 
Squadre di soccorritori infatti, sono in viaggio praticamente da tutta Italia: una decina di uomini e quattro automezzi da Vicenza e 100 volontari alpini. Dalla Toscana è partita la prima unità fornita di strutture di soccorso, cucina da campo, servizi igienici, coperte e tende per 160 posti letto. Partiranno da Legnano per L’Aquila 50 persone della Protezione Civile della Lombardia, con un centro polifunzionale e una tendopoli per 250 sfollati. E nel frattempo il Presidente del Consiglio, che si trova sul posto da questa mattina, ha annunciato un Consiglio dei Ministri per questa sera alle 19 a Palazzo Chigi. Ha fatto sapere poi che è già in corso la realizzazione di una tendopoli con 2 mila tende, ciascuna da 8-10 posti.
 
"L’alba sta sorgendo su una regione provata – ha dichiarato Massimo Cialente sindaco dell’Aquila -. Abbiamo fughe di gas, notizie di molti crolli in città, ma dai 38 Comuni ci sono notizie frammentarie, al centro della Protezione civile che abbiamo allestito in un cinema stiamo predisponendo soccorsi per tutti. Onna è rasa al suolo, gli sfollati potrebbero essere anche 70mila. Continuano le scosse di assestamento, anche forti".
 
"E’ la peggiore tragedia di questo inizio millenio – ha detto alla stampa Guido Betolaso, il Capo della Protezione Civile rapidamente arrivato sul posto -. Era impossibile da prevedere. La commissione grandi rischi presieduta da Franco Barberi si è riunita a L’Aquila con tutti i tecnici locali, con il prefetto vicario e l’assessore regionale della Protezione civile, c’erano tutti i più importanti sismologi".
 
"Li ho mandati lì proprio perché a seguito di queste continue scosse nella zona avevo bisogno di avere elementi – ha continuato Bertolaso. E le conclusioni della commissione nazionale erano che non si poteva assolutamente prevedere che cosa sarebbe accaduto nei giorni successivi. Mi aspetto che ovviamente di questo se ne parlerà a lungo. È ben evidente che non avremmo mai immaginato di dover evacuare una intera regione come l’Abruzzo senza sapere quello che sarebbe accaduto successivamente".
 
E infatti il coro di polemiche inizia già a levarsi dalle polveri delle macerie. Qualcuno già lamenta che non si sia fatto abbastanza per prevenire la tragedia, visto che lievi scosse di terremoto nella provincia dell’Aquila si susseguono da quasi un mese. Impossibile non pensare alle previsione di quel tecnico del Laboratorio nazionale del Gran Sasso che aveva previsto una scossa dagli effetti disastrosi per il territorio e che era stato denunciato per procurato allarme.
 
Ma per questo ci sarà tempo sicuramente nei prossimi giorni. Per ora la preoccupazione di tutti è ovviamente quella di salvare il numero più alte di vite umane, perchè tante sono le persone ancora vive sotto i resti degli edifici crollati. Un caso per tutti: quello di una bambina di 2 anni, trovata viva tra le braccia della madre, morta nel farle scudo. 
 
Valentina d’Angella
 
 
 
Foto courtesy of Repubblica.it
 

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