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Parte il Giro delle grandi montagne

BERGAMO — I favoriti sono tanti. Ma su una cosa sono tutti concordi: quello che parte oggi da Palermo sarà il Giro delle grandi salite sulle montagne.

Non ci sono dubbi: questo non è un giro per velocisti. Ed è meglio così perchè lo spettacolo degli arrivi, magari in solitaria, sulle grandi montagne è qualcosa che riconcilia con questo sport, spesso discusso.

Gli esperti dicono, a ragione, che il Giro d’Italia di quest’anno si deciderà solo all’ultima settimana, quando sulla scena arriveranno le grandi salite. Basta dare un’occhiata all’altimetri per rendersi conto che i corridori saranno chiamati a sforzi colossali, quelli che in passato hanno fatto l’epica del ciclismo.

Il Giro comincia oggi in Sicilia, in maniera piuttosto soft, con una cronometro praticamente pianeggiante. La prima vera salita arriverà sabato 24 maggio, nella 14esima tappa. E lì si vedranno i  veri valori in campo.

Si andrà da Verona all’Alpe di Pampeago. I 2.047 metri del Passo Manghen rappresentano un primo assaggio dell’aria di montagna di questo giro. La Arabba-Passo Fedaia, del giorno dopo, sarà una vera e propria via cruciss in alta quota, con Pordoi (2.239 metri d’altezza), il Passo San Pellegrino (1.918), il Passo Giau (2.236), il Passo Falzarego (2.117) e la Marmolada.

Si prosegue poi con la cronometri individuale di lunedì 26 maggio, una vera e propria scalata con pendenze massime del 24 per cento, dislivello di 1.086 metri, e arrivo a quota 2.232.

Tre giorni di calma e poi, il 30 maggio, il Passo del Vivione a quasi duemila metri e la Presolana, a quasi 1.300. La Rovetta-Tirano proporrà quindi il Gavia, il Mortirolo e l’Aprica, rispettivamente di 2.618 (cima Coppi, nella foto), di 1.854 e di 1.173. Sarà l’ultima fatica prima dell’arrivo, il primo giugno a Milano. Auguri…

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