Cronaca

Cervino: cade per circa 20 metri, soccorsa alpinista

Intervento questo pomeriggio attorno alle 14.15 sul Cervino per il Soccorso Alpino Valdostano chiamato a soccorrere un’alpinista caduta 100m circa sotto la Capanna Carrel, a quota 3700 m.

La donna, una 36enne residente in Veneto, è precipitata per circa 20 metri. Trasportata in ospedale, l’alpinista a stata presa in carico dal Pronto Soccorso e ricoverata nel reparto di Rianimazione in prognosi riservata con politrauma.

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3 Commenti

  1. In altre cronache si legge che l’Infortunata si teneva ad una corda fissa simil “canapa”-sintetica solo a mano, senza altre sicure. Per fortuna il volo e’ stato breve e l’atterraggio su terrazziono con sotto 200 metri di vuoto.Alla fine del tratto impegnativo le mani perdono forza e manca la presa.. Non a caso tra le pratiche di allenamento ci sono strette di mano ripetute con le maniglie di acciaio a molla o palline di gomma .E’accaduto recentemente anche in altra ferrata per lo stesso motivo..con esito infausto.
    Si ha la sensazione , forse sbagliata, che si intraprenda senza informarsi leggendo qualche manualetto ( sul web abbondano pure con filmati) , mettendo in pratica senza timore di rallentare e portare peso, e frequentando corsi..e puntando al difficile e impegnativo fisicamente senza gradualita’.

  2. Salire la cheminee senza almeno un machard sul canapone, una daisy con un moschettone ..mah va beh….
    ma la domanda è che andava a fare la tizia su? se era senza guida la Carrel non ha posti letto disponibili, quindi?

  3. Sono d’accordo sul fatto che troppa gente si avventura con troppa facilità e sventatezza in montagna, senza la adeguata e necessaria preparazione fisica, tecnica e mentale, la dove troppi video e troppe descrizioni semplicistiche fanno sembrare una passeggiata molti dei percorsi alpinistici che richiedono invece una consapevolezza e una umiltà che purtroppo non esiste più nella stragrande maggioranza di noi tutti. Però non trovo giusto nemmeno giudicare con eccessiva supponenza ciò che è successo realmente da un trafiletto di tre righe scarse; c’eravate o conoscevate la persona per giudicare così perentoriamente? alla Carrel si può andare anche senza pernottare e senza guida e tornare giù se proprio non ve l’hanno insegnato, e non sono affari vostri sapere perché; casomai ne risponderà al soccorso alpino o alle guide ( o alla montagna) e alla propria coscienza in primo luogo, se errore o imprudenza c’è stata, non certo a chi si erge a giudice senza averne diritto. La montagna è un bene di tutti (ancora per poco purtroppo temo), l’umiltà di andarvi secondo i propri limiti e la propria coscienza sono ormai concetti disattesi o sconosciuti, gli inviti alla prudenza e al buon senso quasi sempre derisi o oggetto di scherno. Ma anche i più grandi e famosi spesso non tornano; per questo prima preferisco conoscere i fatti, eventualmente.

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