Cronaca

Manca l’acqua: chiude il rifugio Gonella sul Monte Bianco

I nevai dai quali il Rifugio Gonella, 3.071 metri sul versante italiano del Monte Bianco, attingeva l’acqua si sono esauriti e così il rifugio ha deciso di chiudere anticipatamente per questa stagione. Non c’è più acqua per cucinare, lavarsi o pulire. Il caldo anomalo oltre a esaurire i nevai ha reso anche impraticabile la via normale italiana al Bianco per via dei crepacci troppo aperti sui ghiacciai del Dôme e del Miage.

La situazione, come raccontano i rifugisti Davide Gonella e Mauro Bianchi, era già parsa critica a inizio giugno. Negli ultimi dieci giorni sono andati avanti con l’acqua delle cisterne, ma ad oggi non ce n’è più.

“Già nelle prime settimane di giugno – ha detto Davide Gonella- ci siamo resi conto da subito che avremmo dovuto affrontare questo tipo di criticità. Salendo a piedi e osservando da sotto con il binocolo il nevaio da cui abitualmente prendiamo l’acqua, era chiarissimo che c’erano condizioni tipiche di metà agosto”. Una situazione similie si era verificata anche due anni fa, però in pieno agosto. 

Il futuro è molto grigio se il trend climatico dovesse riconfermarsi. Tutto dipenderà da quanto nevicherà il prossimo inverno e dalle temperature dell’estate. “Per gli anni a venire penso che si aprirà prima e si chiuderà prima, le stagioni ormai stanno cambiando” ha concluso Davide Gonella.

 

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5 Commenti

  1. Lavarsi…non pare faccenda urgente, basta che i clienti arrivino gia’ lavati da sotto…e pure i capi tenici che indossano che quanto a puzza di sudore..concentrano se non lavati dopo ogni uscita…Se poi si tratta di megaristorante con necessita’ ulteriore di accurate pulizie…mi sembra ci sia una carenza di progettazione tra flusso in entrata ed in uscita.
    Dice proverbio:In montagna chi non porta non magna,
    e se manca neve… neppure beve.Ogni cliente si porta su i suoi due litri…o piu’ oppure paga i portatori come alle origini.

  2. Ovvio ma vai a vedere come è il ghiacciaio per arrivare al Pitons Des Italiens poi mi dici se vuoi ancora salire

  3. Chissa’ se e’ praticabile in quella zona la cattura delle gocce di umidita’ dell’aria con reti..progetto MIT.Oppure l’accumulo di neve in enorme mucchio quando verra’ abbondante ( sperando) poi protetto con pannelli di tessuto riflettente , gia’ sperimentate.Quest’anno e’ andata cosi’, ma chi la dura la vince.

  4. ci sono pur sempre ,per chi non rinuncia alla comodita’ ,le palestre di arrampicata indoor con aria condizionata, bagni profumati, docce e sauna, bar e ristorantino.Col tempo arriveremo alle pareti con ghiaccio e neve prodotte in loco.
    Come le piste da sci negli Emirati e in Germania , sci fondo.

  5. Ferrata fino al pitons des italienne e piccola teleferica e fine dei problemi. Altrimenti il gouter mangia la pappa in testa a tutti visto che e’ gia avanti di un bel po e si prefigura una nuova ferrata per accedere ad esso

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