Alpinismo

Makalu: Inurrategi sul pilastro ovest

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MADRID, Spagna — Nuova avventura per il fuoriclasse basco Alberto Inurrategi, passato alla storia per aver scalato i 14 ottomila senza ossigeno a soli 33 anni. L’alpinista, dopo l’emozionante salita al Gasherbrum IV della scorsa estate, ora punta al pilastro ovest del Makalu, da salire in stile alpino con Juan Vallejo e Mikel Zabalza.

Il terzetto basco partirà a breve per il Nepal, dove prima tenterà la salita del Baruntse, cima di 7.129 metri, per acclimatarsi. Poi si trasferirà ai piedi del "Grande Nero", 8.463 metri per inseguire l’ambizioso e principale obiettivo della spedizione, il pilastro ovest del Makalu.

Il piano di Inurrategi e compagni è quello di ripetere, in stile alpino, la difficile via aperta nel 1971 da Yannick Seigneur e Bernard Mellet. La via presenta, tra i 6500 e i 7700 metri, dei tratti di misto e di roccia ad alta difficoltà, con pendenze quasi verticali. I francesi riuscirono a farcela con un vero e proprio assedio, piazzando 4 campi, con corde fisse e ossigeno, ma realizzando una salita che ancor oggi è considerata "mitica".

Lo scorso agosto, Inurrategi ha guidato la cordata che ha compiuto la quinda ascensione assoluta del GIV, 7.925 metri. Del team facevano parte José Carlos Tamayo, Ferrán Latorre, Juan Vallejo e Mikel Zabalza: un quartetto che, ricorderete, era lo stesso che aveva partecipato alla spedizione alla Nord del GII, dove gli italiani Karl Unterkircher, Daniele Bernasconi e Michele Compagnoni realizzarono la prima salita della parete.
 

Sara Sottocornola

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