Alpinismo

Rinviata la spedizione polacca al K2 in inverno

Sembra incedibile ma Krzysztof Wielicki getta la spugna per quest’anno e rinvia la spedizione nazionale polacca all’inverno 2017/18.

Per la verità l’ultima uscita pubblica di qualche giorno fa del grande alpinista e organizzatore di spedizioni dure e di successo, molte anche invernali, assomigliava a un ultimo appello: “Mancano 160.000 euro per chiudere il budget”.

1wielickiAnche la inspiegabile e francamente deludente rinuncia estiva dell’avanguardia polacca al K2, che avrebbe dovuto fare esperienza e preparare la strada per l’inverno, arenatasi davanti alla valanga di campo tre ha lasciato tutti molto perplessi sulla reale capacità di mettere insieme uomini, mezzi e soldi. In merito una sola considerazione: dopo che sono scese le valanghe, il percorso normalmente è più sicuro. E ha stupito molti come tre buoni “commercianti di alpinismo” abbiano avuto la capacità di convincere i “gloriosi alpinisti polacchi” e altri altrettanto bravi a rinunciare almeno ad un tentativo serio di andare in vetta. In altri tempi non sarebbe mai e poi mai accaduto.

Detto questo, oggi l’annuncio “a causa di un tempo troppo breve per preparare la logistica nella prossima stagione invernale”. Peccato, sarebbe stata una grande storia da raccontare durante il “tiepido inverno” europeo e con le gambe sotto a un tavolo.

 

(Photo Kacper-Tekieli)

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2 Commenti

  1. è una sfida ai limiti dell’impossibile, perchè oltre alla grandissima sfida alpinistica c’è anche il grandissimo problema del raggiungimento del campo base in stagione invernale. Qualche anno fa Moro in una conferenza disse che aveva scelto di tentare il Nanga Parbat al posto del Broad Peak perchè i prezzi dell’elicottero per trasportare il materiale erano saliti da 3000 a 8000 dollari l’ora. Moro fa spedizioni piccole, per tentare il K2 nel modo in cui vogliono fare i polacchi servono innumerevoli viaggi e costi astronomici. Anche riuscendo a superare questa difficoltà resta l’incognita meteo/difficoltà di salita: se ci volessero gli stessi tentativi fatti sul Nanga (20-30 spedizioni ) per arrivare in cima ? Non ci credo ci siano tanti team in grado di sobbarcarsi più spedizioni del genere sul K2. Servirebbe un gran team nel momento di grazia, con la finestra meteo del secolo per salire, quante probabilità per una cosa del genere ? 2 % ?
    Tentare dal versante cinese invece come sarebbe ? Arrivare al campo base risulta più agevole/economico rispetto al classico percorso da Skardu ?

    1. Lo stesso Wielicki aveva organizzato una spedizione invernale da nord + di 10 anni fa con una squadra di polacchi in cui c’era anche Urubko. Arrivarono a 7400 m, circa.
      Evidentemente ritiene più fattibile il versante Pakistano

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