Cronaca

Incidenti in montagna, raffica di soccorsi in Lombardia

Domenica di gran lavoro: la bella giornata di sole, com’era prevedibile, ha attirato numerosi appassionati e non sono mancati incidenti, fortunatamente senza nessuna grave conseguenza.

Alle 12,23 i tecnici sono stati allertati per il recupero di un bambino di 10 anni, caduto nel bosco per una ventina di metri lungo un sentiero nei pressi delle Cascate del Vo, territorio del comune di Schilpario a circa 1300 m di quota. Era con i genitori. L’eliambulanza, decollata da Bergamo, lo ha portato in ospedale. L’operazione si è conclusa alle 13,30. A bordo dell’elicottero, per gli interventi in ambienti impervi e ostili, c’è sempre il tecnico di elisoccorso del CNSAS.

Poco dopo, a Ubiale Clanezzo un uomo, residente in zona, di 63 anni, ha avuto un malore con svenimenti in una zona impervia. Allertato il 118, sul posto sono giunte le squadre territoriali del Soccorso alpino, che hanno posizionato il ferito su una barella e l’hanno trasporto per circa mezz’ora fino all’ambulanza.

Il CNSAS Lombardo è stato allertato anche per un intervento in ferrata all’Alben, per il recupero di una persona con distorsione al ginocchio. Per tre volte è stato necessario l’intervento dell’elisoccorso anche nel lecchese, mentre le squadre del CNSAS si sono mosse verso Barzio, per soccorrere una donna allo Zucco dell’Angelone e due escursionisti senza forze bloccati sulla ferrata del Corno Rat. Si è cominciato presto, poco dopo le 10, per soccorrere un uomo di 57 anni caduto sulla Direttissima (Grignetta); raggiunto, l’uomo è stato trasportato all’Ospedale Manzoni: per lui una sospetta frattura al polso.

Alle 15.30, la chiamata è arrivata dal Rifugio Rosalba, dove un’escursionista è scivolata, ferendosi. È stata invece una scarica di sassi sul trittico del Fungo (sempre in Grignetta) a causare un altro incidente che ha visto coinvolto un alpinista, impegnato sulla via con due compagni, rimasti fortunatamente illesi. Il giovane colpito dalla scarica ha riportato una frattura al braccio: inevitabile la chiamata al Soccorso Alpino, giunto sul posto a bordo dell’elicottero.

Da parte del Soccorso Alpino è rinnovato in questi giorni l’invito a tutti alla massima prudenza.

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