GENOVA — Il lupo è tornato a popolare i boschi del Piemonte e della Liguria. Anche se si tratta ancora di branchi piccoli e formati da coppie con cuccioli, per la mancanza in Italia di prede. Dopo aver avviato singolarmente progetti per il monitoraggio del fenomeno nei rispettivi territori, le due regioni firmeranno, mercoledì 28 gennaio, una collaborazione per la gestione e la conservazione del lupo delle Alpi, con un’attenzione particolare alla tutela degli allevamenti di bestiame.
Secondo i primi rilevamenti, le aree di presenza del lupo sono tre: quella intorno a Imperia, nelle Alpi Liguri, le zone montane in provincia di Genova e l’alto Spezzino. Ma la posizione geografica della Liguria mette in connessione le Alpi con gli Appennini, permettendo ai lupi di muoversi in spazi più estesi. Questi animali, infatti, possono coprire anche centinaia di chilometri in un giorno alla ricerca di cibo.
Per questi motivi, nel 2006, Italia, Francia e Svizzera avevano firmato un accordo di cooperazione internazionale per la salvaguardia del lupo delle Alpi. E non si devono dimenticare, la Direttiva Habitat dell’Unione Europea che protegge il lupo in quanto animale di "prioritario interesse comunitario", e la convenzione di Berna che lo ha inserito tra le specie in via d’estinzione.
L’assessore all’agricoltura del Piemonte, Mino Tarocco e l’assessore all’ambiente della Liguria, Franco Zunino, che firmeranno la convenzione nella sede della regione Liguria, si augurano di estendere in futuro la collaborazione alle altre regioni italiane e ai paesi europei interessati.
