Alpinismo

Si scende sul K2 e si sale sul Nanga Parbat

Il meteo è cambiato e la finestra di bel tempo si è chiusa inaspettatamente senza dare possibilità agli alpinisti, impegnati nel tentativo alquanto velleitario, di vetta, di proseguire.

Gli sherpa ed i portatori d’alta quota erano arrivati a fissare la via quasi fino a campo 4, mentre i clienti erano giunti a campo 3 (7300 metri) “esausti da morire”. Lo scarso acclimatamento di certo non ha aiutato e nemmeno le code date dall’affollamento che hanno costretto gli alpinisti a passare quasi tre ore fermi alla Piramide Nera.

Il vento però si è alzato, forte, e la maggior parte di coloro che sono sulla montagna sta scendendo. La prossima finestra è attesa per fine mese.

La spedizione polacca invece ha sfruttato questi giorni di bel tempo per proseguire con l’acclimatamento, riuscendo a sfasarsi abbastanza per non finire nel caos del tentativo di vetta delle spedizioni commerciali. Sono arrivati poco sopra C2, che hanno posizionato 80 metri più in basso rispetto a quanto solitamente è previsto, a circa 7000 metri.

Se sul K2 si scende, sul Nanga Parbat si sale. Abbandonata ogni altra velleità, tutte le spedizioni sono ora riunite sotto la Kinshofer, che non pare essere in ottime condizioni questa stagione a causa del ghiaccio. Il fissaggio delle corde sta proseguendo molto a rilento, al momento la via è attrezzata solo fino a C2. Nonostante ciò, Altitude Pakistan riporta che gli alpinisti bulgari Boyan Petrov e Ivan Tomov hanno lasciato C4 per raggiungere la vetta, a questo punto deduciamo in stile alpino. Anche sul Nanga Parbat però è previsto un lungo peggioramento del meteo a partire da domani.

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