Cronaca

Gran Sasso, scalata finisce in dramma

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L’AQUILA — Un altro alpinista è morto questa notte sul monte Gran Sasso. L’uomo e un compagno ieri pomeriggio sono stati colti dalla nebbia sul Monte Aquila a 2.335 metri di quota. Non vedendo più niente sono rimasti fermi e hanno trascorso la nottata all’addiaccio aspettando i soccorsi, impossibilitati però ad intervenire dal maltempo. Questa mattina alle 5 le ricerche sono riprese: sono stati ritrovati in poco tempo, ma per uno dei due era troppo tardi.

I due alpinisti erano entrambi marchigiani, ma le loro generalità non sono state rese note. Secondo le prime ricostruzioni i due stavano scendendo dalla vetta del Gran Sasso quando una nebbia improvvisa li avrebbe colti sulla via, rendendo impossibile continuare la discesa.
 
Erano le 4 del pomeriggio di ieri quando gli alpinisti hanno telefonato chiedendo aiuto. Gli uomini della Guardia di Finanza e del Cai dell’Aquila hanno subito messo in moto la macchina dei soccorsi ma le ricerche non sono potute partire in serata a causa del vento forte e della scarsissima visibilità.
 
Questa mattina alle 5 finalmente i soccorritori sono potuti partiti alla volta della Sella del monte Aquila, a 2.335 metri di altezza, dove gli alpinisti hanno passato la notte all’addiaccio. Forse però le basse temperature hanno causato la morte di uno dei due.
 
L’altro, un 41enne di Urbino, è invece stato recuperato e portato all’ospedale dell’Aquila. Sembra che sia ferito, ma che non sia in pericolo di vita. 
 
 
Valentina d’Angella
Foto courtesy of Fausto Pelleriti – Equilibriarte

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