Alpinismo

Invernali, rinuncia anche sul Manaslu

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KATHMANDU, Nepal — Niente da fare per il team impegnato nell’invernale al Manaslu, 8.163 metri. Dopo giorni di tentativi, i tre giovani alpinisti cechi si sono arresi di fronte agli enormi crepacci che ostacolavano il cammino verso campo 2 e alle valanghe che da un momento all’altro minacciavano di investire la loro via di salita.

"Siamo stati 4 giorni su quella seraccata – racconta Pavel Krupička – cercando di trovare un passaggio per salire da campo 1 a campo 2. Ma tutti i nostri tentativi sono finiti a sbattere contro enormi crepacci, impossibili da superare perchè non avevamo scale con cui attrezzarli. Abbiamo deciso di rinunciare, anche perchè stavamo progredendo su un terreno troppo pericoloso, instabile e pronto a scaricare".

Krupička, che si trovava sulla via dei Giapponesi con i compagni Jan Krabec e Milan Wlasák, ha così deciso di rinunciare alla salita. Il team ha raggiunto solo i 5.850 metri di quota.
 
La prima invernale sul Manaslu, che finora conta 11 alpinisti saliti in vetta d’inverno, era stata compiuta nel gennaio del 1984 dai polacchi Maciej Berbeka e Ryszard Gajewski, lungo la via normale aperta dai giapponesi nel 1956.
 

Sara Sottocornola

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