Alpinismo

Cerro Torre: vetta lampo per Salini e Bernasconi

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EL CHALTEN, Patagonia — "Cumbreeeeeee". Una, sola, eloquente parola per annunciare la splendida riuscita del loro sogno sulla Ovest del Cerro Torre ad una settimana esatta dalla partenza dall’Italia. Fabio Salini e Matteo Bernasconi hanno raggiunto, nei giorni scorsi, la vetta del leggendario "grido di pietra", in Patagonia, ripetendo la storica via dei Ragni aperta nel 1974 da Casimiro Ferrari e compagni. La notizia è arrivata via email, direttamente da Salini, ieri sera intorno alle 23: il primo a riceverla è stato Luca Maspes.

I dettagli sulla salita, di cui per ora i due alpinisti si sono limitati ad annunciare la riuscita, arriveranno nelle prossime ore. Per ora, l’unica cosa certa è che la tanto sperata finestra di bel tempo si è aperta sulla Patagonia proprio all’arrivo di Salini e Bernasconi, regalando loro un’occasione imperdibile per salire in vetta e compiere la prima ripetizione italiana della via Ferrari. I due, a quanto pare, non se la sono lasciata scappare.
 
“Sono arrivati in cima ad una settimana esatta dalla partenza dall’Italia – racconta Luca Maspes, il primo a ricevere la notizia della vetta da Salini -. Significa che hanno trovato immediatamente una finestra di bel tempo abbastanza lunga da consentirgli di entrare sotto la parete e di scalarla. E in Patagonia non è facile trovare le condizioni meteo favorevoli per una salita…Ma è anche famosa la “fortuna della prima volta”, che si dice assista gli alpinisti alla loro prima esperienza laggiù. Sono contento che per loro sia stato così”.
 
Partiti dall’Italia il 25 novembre, i due alpinisti sono arrivati a El Chalten il 27. Nei loro piani c’era un giorno in paese per gli ultimi acquisti e il noleggio delle slitte. Poi, tempo permettendo, tre giorni di avvicinamento alla parete e due per la salita. Al momento della partenza, Salini ci aveva confessato di temere il meteo, che in Patagonia sembrava essere poco clemente in quel periodo: ma a quanto pare, alla fine è stato benevolo oltre le aspettative.
 
"Ho sentito che ci sono state altre salite in questi giorni di tempo perfetto – prosegue Maspes -, anche se le notizie, per ora, sono ancora ufficiose. Pare che, fra gli altri, una spedizione di bergamaschi, tra cui anche Yuri Parimbelli, abbia salito il Fitz Roy per la Supercanaleta".
 
Parimbelli ha annunciato sul suo blog di aver raggiunto la vetta con Piera Vitali. Della spedizione, che si trovava in Patagonia dall’inizio di novembre, facevano parte anche Rosa Morotti e Vito Amigoni, che hanno tentato senza successo la via Franco Argentina, e Gian Battista Galbiati che ha dovuto rientrare in Italia nei giorni scorsi. Nei prossimi giorni, i dettagli di tutte le salite.
 
Salini, 38 anni, guida alpina e istruttore delle guide, quest’estate ha compiuto, con Hervè Barmasse e Marco Cattaneo, la prima salita al Miky Sel. Nel 2005 ha preso parte alla spedizione in Karakorum dell’Up Project di cui Maspes era capospedizione. Matteo Bernasconi, 26 anni, Ragno di Lecco, due anni fa ha siglato la prima salita alla Nord del San Lorenzo, in Patagonia, con Hervé Barmasse, Lorenzo Lanfranchi e Giovanni Ongaro.
 
Sara Sottocornola
Foto courtesy Luca Maspes
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