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Tour du Rutor: vincono Eydallin-Boscacci e Roux-Mollaret

VALLE D’AOSTA — Il Trofeo Tour du Rutor si conclude con la quarta volta di Matteo Eydallin e la prima di Michele Boscacci, che a Planaval vince ufficialmente anche al coppa del mondo overall e sale sul gradino più alto del TdR proprio come fece suo padre quindici anni fa. Al femminile la mitica coppia transalpina Laetitia Roux – Axelle Mollaret non lascia la minima illusione alle dirette avversarie con un tris di successi che la dice lunga sul livello di queste due campionesse.

«Sono felice e emozionato. Ho vinto una gara importante che mio padre vinse prima di me 15 anni fa. Sono felice perché correre al fianco di Matteo Eydallin mi ha insegnato molto. Lui è un grande campione e in questi tre giorni mi ha fatto capire che una classica di tre giorni va gestita. I primi due siamo andati all’attacco, oggi abbiamo provato ad amministrare senza prenderci troppi rischi. Oggi per me è un giorno importante. Ho vinto il TdR e ho conquistato altri punti preziosi per la coppa del mondo overall», ha commentato Boscacci.
«Sono felice per questo successo. Il mio primo con Axelle, il mio primo con un’atleta francese. Il meteo ha reso ancora più dura la gara, forse anche per questo sono così soddisfatta», sono state le parole della vincitrice.

Nel pomeriggio, tanta, tantissima gente al polifunzionale di Arvier per le premiazioni che hanno visto i due alpini del Cs Esercito di Courmayeur alzare al cielo il Trofeo Tour du Rutor e la coppia di Brusson Henri Grosjacques e Nadir Giovanetto il Memorial Remo Brédy riservato alla migliore coppia valdostana. Chi invece ha vinto il trofeo “Free Ride La Sportiva” per la migliore squadra che, nel minor tempo possibile, ha effettuato le discese cronometrate delle tre tappe del Millet Tour du Rutor Extrême sono stati i funambolici transalpini Alexis Sevennec – Didier Blanc.

Qualche goccia di pioggia, pubblico delle grandi occasioni e visibilità ai minimi termini per la tappa conclusiva della più Extrême delle gare scialpinistiche italiane. Privilegiando la sicurezza dei concorrenti, Marco Camandona e il suo staff hanno optato per un accorciamento del percorso originale che evitasse il ghiacciaio e rischi eccessivi per gli atleti già provati da due giorni estenuanti di gara. Nelle posizioni di alta classifica i binomi più forti si sono controllati senza prendere rischi eccessivi.

Per quanto riguarda la gara maschile, dopo una mattinata senza troppe sorprese, i primi a presentarsi nella dirittura d’arrivo sono stati i francesi William Bon Mardion – Xavier Gachet in 1h33’33”, secondi gli svizzeri Remi – Bonnet – Martin Anthamatten (1h33’39”), terzi e vincitori della 18ª edizione in base ai vantaggi accumulati nei giorni precedenti, gli azzurri Michele Boscacci – Matteo Eydallin (1h33’58”). La classifica finale li vede chiudere con un tempo finale di 6h51’50”, davanti al binomio svizzero che ha accusato un gap di 3’40”. Terzi i francesi Bon Mardion – Gachet a 5’28”.

Tra le donne, sempre e solo Axelle Mollaret e Laetitia Roux. Sono loro le regine del TdR 2016 vittoriose in 8h43’17”. Seconde Jennifer Fiechter e Séverine Pont Combe in 8h56’23”, terze Elena Nicolini e Laura Besseghini in 9h08’57”.

Grande festa e vera “grande course” anche per gara jeunes, che ha festeggiato il successo dei cadetti di casa Sébastien e Fabien Guichardaz. I gemelli di Cogne hanno corso da assoluti protagonisti tutte e tre le tappe vincendo con merito sui valtellinesi Giovanni Rossi – Marcello Muscetti e Alessandro Gadola – Federico Gusmeroli. Al femminile le più forti sono state le francesi Marie Borriglione e Justine Tonso. Vittoria francese anche in gara junior con Simon Bellabouvier – Samuel Equy davanti a Davide Magnini – Nicolò Canclini e Fabio Pettinà – Enrico Loss. Nella gara femminile le trentine Melanie Ploner – Giorgia Felicetti sono sempre più leader di la Grande Course vincendo su Elisa Pedrolini – Alessia Re e Silvia Rivero – Martina Sirigu.

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