PARIGI, Francia — E’ rientrata in Francia nei giorni scorsi Corinne Favre, nota scialpinista e skyrunner francese travolta da una valanga sul Pumori all’inizio di novembre. Le sue condizioni cliniche sono migliorate, ma a quanto pare la trafila ospedaliera non sembra ancora essere finita: secondo indiscrezioni, l’atleta dovrebbe essere sottoposta ad altre operazioni alla spalla e ai polmoni.
La Favre era stata colpita al petto e alla faccia da un enorme blocco di ghiaccio mentre si trovava sul Pumori, cima himalayana di 7.161 metri. Nell’incidente aveva riportato un grave trauma facciale, diverse fratture alle braccia, alle costole, oltre a preoccupanti problemi polmonari.
Trasportata a valle dai compagni, è stata prelevata in elicottero il giorno successivo e ricoverata d’urgenza all’ospedale di Kathmandu dove è rimasta per 10 giorni, alcuni dei quali in terapia intensiva. Secondo quanto riferito dal sito francese Kairn.com, sarebbe poi stata trasferita in Italia il 17 novembre, a bordo di un aereo dotato di strutture mediche idonee alle sue condizioni.
Appena sbarcata in Francia, l’atleta avrebbe ringraziato amici e fan per i messaggi di solidarietà ricevuti, e poi sarebbe stata subito ricoverata in un nuovo ospedale nella regione di Hautes Alpes, dove dovrebbe subire ad altre operazioni chirurgiche. Perdurerebbero, infatti, i problemi ai polmoni e ad una spalla. Le gambe della campionessa francese sarebbero invece illese.
