Cronaca

Svizzera: muore base jumper

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BERNA, Svizzera — La scalata, il salto e il paracadute che non si è aperto. E’ stata una tragica fine, quella di Ben Cannon, sulle Alpi svizzere. L’alpinista australiano è morto nei giorni scorsi dopo un violento schianto contro alberi e rocce nella valle di Lauterbrunnen dopo un salto di base jump andato storto.

Cannon, 31 anni, praticava da tempo il base jumping e si trovava in vacanza, da solo, in Svizzera per dedicarsi al suo sport preferito. Aveva compiuto diversi salti nella regione del Lauterbrunnen. L’ultimo, però, è andato decisamente storto.

Alcuni testimoni hanno visto Cannon saltare da una cengia in parete e aprire il paracadute molto in ritardo. A causa dell’inconveniente, le cui cause sono ancora sconosciute, il giovane è preciptato nei boschi sottostanti schiantandosi contro gli alberi.

Secondo quanto riferito dalla polizia svizzera, il giovane sarebbe stato recuperato ancora vivo dai soccorsi, ma sarebbe morto più tardi in ospedale a causa delle gravi ferite riportate nella caduta.

"Gli avevo detto che i rischi di questo sport erano troppo elevati" ha commentato il fratello, che solo qualche giorno prima aveva tentato di dissuaderlo dal proseguire con il base jumping. La famiglia del giovane, subito dopo l’incidente, è volata in Svizzera.

E dalle autorità locali arriva anche un appello alla prudenza. Secondo le statistiche, negli ultimi anni, nella valle di Lauterbrunnen, sono morti almeno 14 base jumpers, l’ultimo dei quali soltanto un mese fa.

Sara Sottocornola

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