Alpinismo

GI: sciatore muore in un crepaccio

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ISLAMABAD, Pakistan — E’ precipitato in un enorme crepaccio poco sotto il campo 2, mentre cercava di rientrare al base. E di lui non si è trovata più traccia. Questa la tragica fine del campione francese di sci estremo Jean Noel Urban, scomparso qualche giorno fa sulle pendici del Gasherbrum I.

Urban, 47 anni, di La Salle Les Alpes, era partito qualche settimana fa per il Karakorum con il compagno Nicolas Brun e con un duplice obiettivo. Prima volevano salire il GI (8.068 metri) dal Japanese couloir, sul versante nordovest della montagna, e scendere con gli sci. Poi, tentare anche la salita e la discesa con gli sci del Nanga Parbat, dalla via Kinshofer sul versante Diamir.
 
Purtroppo, la tragedia sul GI ha bloccato sul nascere i sogni dei due campioni dello sci estremo.
 
L’incidente è avvenuto alle cinque del mattino. Urban era uscito dalla tenda di campo 2, diretto al campo base, quando – forse per la scarsa visibilità – non si è accorto dell’enorme crepaccio che si trovava sulla sua traiettoria e ci è precipitato dentro senza lasciare traccia.
 
Immediato l’allarme del compagno Brun. Ma il tempo era pessimo, con forti nevicate. E i tentativi di ricerca fatti nelle ore successive sono rimasti, purtroppo, senza risultati. Le speranze di ritrovarlo vivo sono praticamente nulle. Brun rientrerà in patria tra pochi giorni.
 
Nel curriculum di Urban, la discesa con gli sci di innumerevoli pareti alpine e himalayane con pendenze di oltre 50-60 gradi. Tra le sue discese più celebri, il Cho Oyu, il GII, la nord del McKinley e un tentativo dall’Everest Hornbein couloir.
 
Sara Sottocornola

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