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Bonatti, l’ultimo esploratore al Teatro Libero di Milano

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MILANO — Spettacolo da non perdere per gli appassionati di alpinismo al Teatro Libero di Milano. Martedì 10 novembre alle 21 debutterà “In capo al mondo – In viaggio con Walter Bonatti” di Luca Radaelli e Federico Bario. La prima sarà preceduta, alle 19, da un incontro informale con Sandro Filippini, Roberto Serafin, Luca Radaelli, Roberto Rizzente che racconteranno la storia di Bonatti da un’altra prospettiva, quella dell’essere umano, attraverso le testimonianze di chi lo conosceva e lo seguiva: non solo ne raccontava le imprese ma ne condivideva l’avventura.

“In capo al mondo – In viaggio con Walter Bonatti” andrà in scena da martedì 10 a lunedì 16 novembre al Teatro Libero. Un lavoro che intende omaggiare una vita straordinaria, capace di emozionare e coinvolgere il pubblico attraverso la commistione di più linguaggi, dalla narrazione alle videoinstallazioni, dalla musica dal vivo alle immagini spettacolari.

Tra tanti scatoloni che di volta in volta diventano montagne da ricostruire, prende avvio questa storia, la storia della vita di Walter Bonatti ma soprattutto la filosofia di un personaggio unico e speciale, che ha cercato di superare i propri limiti, come non solo il campione ma ogni uomo dovrebbe fare.

La narrazione di Luca Radaelli, appassionata e precisa, si accompagna alla chitarra suonata dal vivo da Maurizio Aliffi e alle immagini delle imprese più eroiche dell’alpinista per guidare lo spettatore nella più coraggiosa delle spedizioni: la realizzazione dei sogni di un uomo libero.

Un lavoro capace di regalare il fascino dell’avventura e delle conquiste, le esplorazioni nella natura selvaggia, ed onorare a pieno la montagna che Teatro Invito, che opera e vive ai piedi del Resegone e della Grigna, non può non sentire parte di sé.

“Lecco, la città dove sono nato, è una delle capitali mondiali dell’alpinismo – dice Luca Radaelli -. A Lecco tutti vanno in montagna, parlano di montagna. Io amo la montagna, ma ho scelto di occuparmi di teatro. Qual è il nesso? Come diceva Carlo Mauri, un grande alpinista lecchese: “l’avventura, l’amore e l’arte sono le tre cose che ti fanno battere il cuore”. Racconterò l’epoca degli alpinisti pionieri, priva di grandi sponsor e di grandi mezzi tecnologici. Racconterò le grandi scalate del Dru, del Cervino, del Gasherbrun IV, i successi internazionali così come le sconfitte: la tragedia del Monte Bianco, e quella sfiorata del K2. Il passaggio dall’esplorazione in verticale a quella in orizzontale, nel vasto mondo. La celebrità, l’amore, la morte”.

“Dietro Walter Bonatti non ci sono solo le leggendarie imprese alpinistiche – spiega la regia -, né le celebri esplorazioni condotte per Epoca, dietro Bonatti c’è una filosofia di vita. C’è la volontà di arrivare alla meta senza compromessi, in un confronto leale con la Natura. C’è la curiosità, la voglia di conoscere, quella che condusse Ulisse oltre le colonne d’Ercole. C’è l’umiltà di confrontarsi con culture diverse dalla nostra, magari da noi considerate arretrate e invece più sagge perché in armonia con gli elementi naturali. C’è un grande senso della giustizia, quello che portò Bonatti a lottare per cinquant’anni, ostinatamente, per ristabilire la verità sulla spedizione del K2. Perché sono gli uomini a incrinare l’armonia del mondo, con le invidie, le falsità, gli opportunismi. L’ideale di Bonatti è invece un ideale di purezza”.

Il Teatro Libero si trova in Via Savona, 10 a Milano. Orari dello spettacolo: da lunedì a sabato: ore 21, domenica ore 16. Costo dei biglietti: intero € 21 – Ridotto under26 e over60 € 15, prevendita € 1,50. Sconti per allievi Teatri Possibili con TPCard € 10 (prime rappresentazioni € 3) e studenti universitari € 10.[:]

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