Alpinismo

E’ scomparso Bruno Detassis

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TRENTO — Era conosciuto come il "re del Brenta" e considerato il padre dell’alpinismo trentino. Bruno Detassis,  leggendario alpinista trentino con più di 200 vie aperte sulle pareti più impressionati del Brenta, è scomparso ieri sera all’età di 97 anni. Con lui, se n’è andato un pezzo di storia delle Dolomiti.

La Nord della Brenta Alta. La via delle guide sul Crozzon di Brenta. Il pilastro ovest della Cima Tosa. Queste sono forse le più celebri vie aperte da Detassis nel gruppo del Brenta. Ma rappresentano solo una piccola parte dell’incredibile repertorio alpinistico del grande alpinista, che – soprattutto negli anni Trenta – ha scritto pagine e pagine di storia delle Dolomiti.
 
Detassis era nato a Trento nel 1910. Da giovane ha avuto qualche esperienze come fabbro e idraulico, ma presto la montagna diventa la sua vita. Prima diventa guida alpina e maestro di sci, poi istruttore di alpinismo presso la Scuola Militare Alpina di Aosta.
 
A 39 anni, prende in gestione lo storico rifugio Maria e Alberto ai Brentei, di fronte alla leggendaria parete del Crozzon di Brenta. Da lì, per decenni, ha accolto gli escursionisti, seguito gli alpinisti, salvato vite appese ad una corda. Ma soprattutto, ha insegnato i suoi segreti.
 
Il più importante, è anche il più semplice. "Ricordetelo ben – ripeteva Detassis – se rampega prima cola testa, po’ coi pei, e sol ala fin cole man". Bisogna cercare "la via più facile nel difficile della parete", il resto è  solo acrobazia. Un consiglio indimenticabile. Che come il suo nome resterò scolpito, indelebile, sulle pareti del Brenta.
 
 
Foto courtesy Trento Filmfestival

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