AlpinismoAlta quota

Giampaolo Corona: Kimshung, il fascino di una montagna ignota

[:it]TRENTO – “Abbiamo delle informazioni fotografiche e poco altro sulla montagna. Infatti sarà un’incognita non solo la parete vera e propria ma anche l’approccio. Su questo tipo di vette si mescolano l’esplorazione, l’arrampicata tecnica e l’alta quota: mi piace questo mix, lo trovo molto stimolante”. Queste le parole di Giampaolo Corona, la Guida alpina trentina in partenza insieme al valdostano François Cazzanelli per il Kimshung, una montagna di 6700 metri mai salita e ancora sconosciuta. Ecco cosa ci ha raccontato dell’imminente spedizione himalayana.

Giampaolo, destinazione Kimshung: che montagna vi aspetta?
Abbiamo delle informazioni fotografiche e poco altro sulla montagna. Infatti sarà un’incognita non solo la parete vera e propria ma anche l’approccio. Sappiamo all’incirca dove mettere il campo base, alla quota di 4500 metri: da lì sarà dovremo trovare la via di accesso al ghiacciaio. Bisognerà valutare le condizioni di stabilità della neve, le condizioni della montagna. Dovremo considerare l’eventualità di scariche, da dove possono scendere e con che frequenza. Successivamente faremo un periodo di acclimatazione su montagne vicine di 5000 metri.

Questo per tentare la salita in stile alpino?
L’idea è quella, perché siamo in due e soprattutto per motivi di sicurezza perché con la velocità riduciamo il rischio. Però se sarà possibile salire in stile alpino lo valuteremo sul posto.

Quale sarà la logistica?
Partiremo dall’Italia il 24 aprile. Sbrigate le classiche pratiche a Kathmandu, ci aspetta un trasferimento in jeep di un giorno, verso nord, verso il Latang. Il trekking dovrebbe durare 4 giorni fino all’ultimo villaggio, il Latang village, da dove partiremo per la valle e il nostro campo base che dovremmo raggiungere in un altro giorno.

Che tipo di salita pensare di affrontare?
Noi siamo diretti verso la parete Sud, Sud Ovest. Abbiamo in mente una via diretta, che in caso di bisogno ci permetterà anche una discesa diretta. Dipenderà dalle condizioni della montagna: per esempio l’anno scorso al Talung ci aspettavamo neve dura e invece era ghiaccio vivo. La via da noi individuata nella parte bassa presenta dei pendii di neve e ghiaccio, mentre nella parte alta è una parete di roccia vera e propria. Da qui vengono le incognite maggiori perché abbiamo delle foto prese da troppo lontano, e non riusciamo a capire. Dobbiamo proprio andare a vedere.

Torni in Himalaya con una nuova spedizione davvero esplorativa. È questo per te l’alpinismo?
Finora ho alternato spedizioni sugli 8000 seguendo le vie classiche a spedizioni in zone poco esplorate o comunque su montagne inviolate. Questa alternanza mi piace perché sugli 8000 ti confronti con l’altissima quota, invece su questo tipo di montagne più basse si mescolano l’esplorazione, l’arrampicata tecnica e l’alta quota. Per esempio il Kimshung ha comunque 6700 metri, non è una montagna bassa. Mi piace questo mix, lo trovo molto stimolante.

Hai mai pensato di salirli tutti i 14 ottomila?
Assolutamente no, non è un traguardo che mi interessa. Ho sempre detto: vado quando ho voglia e dove mi sento di andare. Tornerò comunque sugli ottomila, penso in Nepal.

Quest’anno con te ci sarà François Cazzanelli, un giovane talento valdostano. Come è nata questa cordata?
Ci siamo conosciuti l’anno scorso in Nepal, dove io ero impegnato al Talung e lui al Kangchenjunga. Ci siamo lasciati all’aeroporto dicendoci: facciamo qualcosa insieme. La cosa ha preso piede e nonostante le difficoltà organizzative abbiamo tenuto alta la motivazione. Quello che ci accomuna è la volontà di fare qualcosa di nuovo.

In fondo è un classico: l’esperto e il giovane si uniscono per un grande obiettivo. È così anche per voi?
Beh io non mi ritengo “l’esperto” dei due. Sicuramente ho un po’ più di esperienza in Himalaya, ma François è un forte alpinista, è una Guida alpina, ha alle spalle diverse spedizioni. Quello che salta all’occhio è l’età, lui è molto più giovane di me, e questo non può che giocare a suo favore dal punto di vista fisico…si adeguerà ai miei ritmi![:]

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