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Alpi, bel tempo ma pericolo valanghe da marcato a forte

BERGAMO — Splende il sole sulle Alpi, e la voglia di tuffarsi nella neve fresca, caduta abbondante nel weekend, è molto alta. Ma attenzione: il manto nevoso non è stabile e il pericolo valanghe è molto alto, soprattutto sulle Prealpi e in Piemonte, dove sono caduti oltre 50 cm di neve fresca e ci sono accumuli di neve ventata.  “Le possibilità per attività escursionistiche e discese fuoripista sono limitate e comunque richiedono una grande esperienza ed un’ottima capacità di valutazione locale del pericolo valanghe” avverte l’Arpa.

Secondo l’Arpa Lombardia sulle alpi centrali il problema principale è la neve ventata. Nei giorni scorsi sono stati registrati in totale apporti di neve fresca di 10 cm in alta Valtellina, 40 cm in Valmalenco e Valchiavenna e Adamello, 50-70 cm Orobie e Prealpi. “La nuova neve ha scarsa densità e si assesta rapidamente – spiega il bollettino -. Ma in quota con il vento si sono formati lastroni di debole e media coesione. L’interfaccia con la neve vecchia è fragile. Saranno possibili scaricamenti e valanghe di piccole e medie dimensioni. Il distacco di valanghe a lastroni, sarà possibile su molti pendii ripidi già al passaggio di un singolo escursionista o sciatore”.

Il maggior pericolo è segnalato dall’Aineva in Piemonte, dove persiste ancora il pericolo 4 Forte sui settori nord e sud. “Sono ancora attese valanghe di medie e localmente di grandi dimensioni che possono causare interruzioni della viabilità di fondovalle sui settori settentrionali e meridionali – dice l’Arpa -. In tutti i settori il distacco provocato è legato al debole sovraccarico, su molti pendii ripidi in prossimità di colli, dossi e cambi di pendenza, localmente anche nelle radure dei boschi. Gli accumuli soffici e i punti pericolosi sono maggiormente diffusi sui settori settentrionali e meridionali; localmente le valanghe provocate possono raggiungere dimensioni medie”.

L’avviso agli amanti del fuoripista è chiaro: “Le possibilità per attività escursionistiche e discese fuoripista sono limitate e comunque richiedono una grande esperienza ed un’ottima capacità di valutazione locale del pericolo valanghe”.

Sulle montagne del Veneto, Trentino e Alto Adige il pericolo valanghe è più modesto, varia da moderato a marcato. Nel fine settimana qui a nevicato meno, sono caduti solo alcuni centimetri di neve. “L’altezza della neve al suolo rimane ancora sotto la media spiega il bollettino altoatesino -. La superficie del manto nevoso è molto irregolare. Su tutte le esposizioni si trovano i segni del vento, sui versanti esposti al sole anche croste da fusione e rigelo. Su questa neve non si scia facilmente. La parte superficiale del manto si è generalmente consolidata, il problema verso la sua base rimane. I punti maggiormente pericolosi sono sui pendii ripidi oltre i 2000 m ca. sulle esposizioni settentrionali”.

Fino a venerdì il tempo sarà stabile ovunque, con temperature sopra la media: al Nord e al Centro, si potranno superare anche punte di 12-13°C durante le ore diurne. Ma già nel weekend il tempo potrebbe peggiorare per una nuova perturbazione atlantica.

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