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Nuova Zelanda: sulle Alpi meridionali ghiacciai ridotti di un terzo dal 1977 a oggi

Monte Cook, la cima più alta delle Alpi meridionali neozelandesi (Courtesy of Wikipedia.org)
Monte Cook, la cima più alta delle Alpi meridionali neozelandesi (Courtesy of Wikipedia.org)

AUCKLAND, Nuova Zelanda — In quaranta anni, hanno perso un terzo delle nevi e dei ghiacci perenni. In Nuova Zelanda, la catena montuosa delle Alpi del Sud è messa a dura prova dai cambiamenti climatici: secondo indagini aeree condotte dal National institute of Water and Atmospheric Research (Niwa), il volume del ghiaccio nel comprensorio è diminuito del 34% dal 1977 ad oggi. I mutamenti delle condizioni meteo (temperatura, vento, precipitazioni) sono la principale causa del ritiro dei ghiacciai.

Secondo i dati del Niwa, tra gli anni ’70 e ’80 i ghiacciai neozelandesi hanno sperimentato tre periodi di crescita, dovuti a cambiamenti nel sistema climatico del Pacifico, che generava più vento. Dopo, però, l’aumento delle temperature ha innescato un processo di scioglimento che gli scienziati definiscono “drammatico”.

Secondo i ricercatori delle università di Auckland e Otago, questo processo ha accelerato negli ultimi 15 anni e potrebbe portare a un forte declino dei principali ghiacciai neozelandesi. Il 40% degli scioglimenti registrati, infatti, è avvenuto nei 12 maggiori ghiacciai del Paese.

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