Scienza e tecnologia

E’ il fotovoltaico l’energia d’alta quota

AOSTA — Nel futuro degli alpeggi ci sono sicuramente i pannelli solari. Questa fonte di energia rinnovabile sembra infatti coniugare bene il rispetto ambientale e le esigenze di fruizione delle strutture di alta montagna. E’ quanto si è potuto osservare in Valle D’Aosta dove è stato realizzato un impianto fotovoltaico da tre Kw in un alpeggio situato a 1.400 metri di quota.

La costruzione è stata curata dalla Deval, azienda di distribuzione elettrica della Val D’Aosta. "Se si fosse utilizzata l’energia elettrica – ha spiegato Pier Paolo Pierini, direttore Deval – sarebbe stato necessario posare una trentina di pali e tirare quasi un chilometro i cavi elettrici".
 
L’energia elettrica viene invece erogata dall’impianto ed i consumi, rilevati da un contattore, vengono successivamente fatturati. L’impianto è dotato di batterie tampone che accumulano energia rilasciandola in caso di mancata produzione.
 
Anche l’università di Torino vede di buon occhio l’iniziativa. Secondo una ricerca condotta da questo ateneo, per distanze dalla linea elettrica di distribuzione sopra i 2500 metri e per potenze superiori ai 6 Kw, è più conveniente installare un impianto fotovoltaico piuttosto che una linea elettrica aerea.
 
Daniele Zoino

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