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Karakorum, su e giù dai campi alti per l’acclimatamento

Broad Peak Middle (Photo polishwinterhimalaism.pl)
Broad Peak Middle o Central (Photo polishwinterhimalaism.pl)

SKARDU, Pakistan – Continua l’acclimatamento degli alpinisti ai campi alti dei colossi del Karakorum. Al K2 Michele Cucchi e Simone Origone sono appena rientrati al base sotto un vento fortissimo, mentre gli alpinisti pakistani e polacchi sono al campo 2, gli unici a rimanere, per provare a continuare nelle prossime ore il lavoro di attrezzare la via di salita verso campo 3. Altri polacchi sono impegnati al Broad Peak Central, mentre al Paiju Peak Alberto Iñurrategi, Juan Vallejo e Mikel Zabalza hanno raggiunto la settimana scorsa quota 5100 e sono risaliti di nuovo in questi giorni. Poche notizie quelle che arrivano dal team di David Lama al Masherbrum: uno degli ultimi aggiornamenti parlava di una salita fermatasi a 5600 metri.

Tra ieri e l’altro ieri al K2 gli alpinisti hanno approfittato delle giornate di bel tempo e sono saliti al campo 2. Così Tamara Lunger, Giuseppe Pompili e Nikolaus Gruber, così i polacchi, i nepalesi, gli sherpa, e i canadesi. Oggi sono ridiscesi quasi tutti: poco fa Cucchi e Origone al base, Simone La Terra, in spedizione con i polacchi, sarebbe al momento al campo 1.

La spedizione polacca al K2 è composta da Marcin Kaczkan, Janusz Gołąb, Artur Małek che l’anno scorso ha compiuto la prima invernale al Broad Peak, Piotr Snopczyński e Paweł Michalski. Il team starebbe guardando alla montagna – secondo indiscrezioni dal campo base – valutando alla possibilità di un tentativo invernale (finora mai compiuta e a dire il vero anche molto poco tentata).

Un’altra squadra di loro connazionali si trova invece di stanza al Broad Peak Central, (8.011 metri), una “montagna dei polacchi”. Fu salita per la prima volta nel 1975 da Marek Kęsicki, Bohdan Nowaczyk, Kazimierz Głazek, Janusz Kuliś e Andrzej Sikorski, e nel 1984 i fortissimi Wojciech Kurtyka e Jerzy Kukuczka fecero la prima traversata delle 3 vette del massiccio (Broad Peak North, Broad Peak Middle e Broad Peak cima principale). Fanno parte di questo gruppo Jerzy Natkański, Agnieszka Bielecka, Grzegorz Bielejec, Marek Chmielarski, Jarosław Gawrysiak, Mariusz Grudzień, Kacper Tekieli, Piotr Tomala e Krzysztof Stasiak.

La spedizione è arrivata nei giorni scorsi al terzo campo alto, a oltre 7100 metri: stando ai programmi dovrebbe essere l’ultimo prima della vetta.

Sempre in Karakorum ma al Paiju Peak, Iñurrategi, Vallejo e Zabalza la settimana scorsa hanno compiuto una prima salita sulla montagna, una cima di 6610 metri di cui vorrebbero scalare l’inviolata parete sud. I tre baschi hanno bivaccato una notte a 4.000 metri, un’altra a 4.700 e una terza a 5.100 metri, poi sono ridiscesi al base (a 3400 metri), con l’idea di tornare in parete all’inizio di questa settimana. L’ultimo aggiornamento ufficiale della loro spedizione li vedeva a campo 1 il 7 luglio.

Ugualmente si aspettano notizie dal gruppo di David Lama, Hansjörg Auer e Peter Ortner impegnati sulla nord est del Masherbrum. Il 4 luglio Auer raccontava di un tentativo finito con calata in corda doppia da 5350 metri: “troppo caldo – scriveva su Facebook -, troppo pericoloso. Ora compare la neve”. Neve confermata anche da Lama che l’8 luglio, quindi l’altro ieri, parlava di nuove nevicate in arrivo.

 

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