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Frana in Marmolada, chiusi 2 sentieri sulle Cime d’Auta

Cime d’Auta (Photo courtesy of Falciade86 on Wikimedia Commons)

CANALE D’AGORDO, Belluno — Una frana e il pericolo di nuovi distacchi ha costretto il sindaco di Canale d’Agordo a chiudere due sentieri delle Cime d’Auta, appartenenti al gruppo montuoso della Marmolada. La chiusura non permette di raggiungere nè il rifugio Baita dei Cacciatori nè Baita Papa Giovanni Paolo I dalla cittadina della Valle dei Biois.

Tutto è iniziato nel tardo pomeriggio di sabato quando una frana si è staccata sul versante della Valle dei Biois delle Cime d’Auta, a poche centinaia di metri dal rifugio Baita dei Cacciatori (1751 metri), unico rifugio della catena dolomitica. É stato proprio il gestore della struttura a dare l’allarme e le autorità hanno inviato sul posto un elicottero dei Vigili del Fuoco di Belluno per un sopralluogo aereo.

L’ispezione ha evidenziato una frana di roccia e terra con estensione di circa 130 metri per 25, comprendente massi di notevoli dimensioni, staccatasi a 1760 metri di quota. Il distacco aveva inoltre danneggiato il sentiero che da Canale d’Agordo porta al rifugio e ha reso pericolanti altri massi.

Dato il rischio di nuovi crolli, il sindaco di Canale d’Agordo ha emesso un’ordinanza per la chiusura temporanea di 2 sentieri: il numero 689, nel tratto da Pian de le Fratte a Baita Papa Giovanni Paolo I, e il numero 697, nel tratto in cui si interseca con il sentiero 689. Il gestore del rifugio Baita dei Cacciatori, per il momento, potrà rimanere nella struttura.

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