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Torrenti alpini: due vittime in un giorno

VERBANIA — Prima una donna trevisana, annegata in un torrente delle Alpi Giulie. Poi un quindicenne di Gravellona Toce, morto in un torrente piemontese. Entrambe le tragedie sono avvenute ieri, a causa di un ardito bagno tra le acque alpine che in un caso hanno travolto con violenza, nell’altro hanno provocato un malore fatale.

La donna morta in Friuli è stata trascinata via ieri dalle acque del torrente Mischio, affluente del fiume Livenza, corso d’acqua che scende dai Boschi del Cansiglio e attraversa Veneto e Friuli. La tragedia è avvenuta nei pressi di Sacile, in provincia di Pordenone.
 
La ragazza si trovava sulle rive del torrente insieme a due amici. Era entrata in acqua per trovare un po’ di frescura, ma la corrente le ha fatto perdere l’equilibrio e l’ha trascinata via tra massi e rapide.
 
Uno dei due amici ha provato ad afferrarla, a tirarla fuori dal torrente. Ma i suoi tentativi sono stati vani: i due ragazzi non hanno potuto far altro che chiamare i soccorsi. I tecnici hanno recuperato solo oggi il corpo della donna, morta sembra per annegamento.
 
Una tragedia simile è avvenuta, nello stesso giorno, tra le montagne piemontesi. Ma stavolta la vittima è un ragazzino di soli quindici anni, che con gli amici si recava spesso sulle rive di un laghetto formato dal torrente Strona, nel verbano, per fare qualche tuffo.
 
Ieri, però, qualcosa è andato storto. Un malore – forse causato dalle acque gelide, forse da qualche problema fisico improvviso – ha colpito il ragazzo mentre si tuffava in acqua, facendogli perdere i sensi. Non vedendolo riemergere, alcuni amici e uno zio, che si trovavano sulle rive del lago, sono entrati in acqua per cercarlo e altri hanno avvertito il 118.
 
Anche in questo caso, purtroppo, i soccorsi sono stati inutili. Il ragazzo è stato recuperato ormai privo di vita. Restano ora da chiarire le cause dell’improvvisa morte del quindicenne, che sembra godesse di ottima salute.

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