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Karakorum, morte di un milionario

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PECHINO, Cina — Lo hanno trovato privo di sensi nella sua tenda del campo base, apparentemente ucciso da un malore sopraggiunto nella notte. Ma sulla morte del milionario inglese Jonathan Peacock, che si trovava in Karakorum per scalare il Mustag Ata, aleggia ancora un alone di mistero.

Nessuna avvisaglia, infatti, sembra aver preannunciato il malore fatale che lo avrebbe ucciso, a parte un po’ di stanchezza cronica.
 
"Jonathan era un po’ affaticato dalla salita – ha raccontato il capospedizione Arnold Coster alla stampa inglese -. Nei giorni precedenti era salito oltre campo 1, poi era sceso al campo base per riposarsi. Però continuava ad essere piuttosto debole e stanco ".
 
"Abbiamo pensato che fosse mal di montagna – prosegue Coster -. Lo abbiamo controllato, ma i suoi polmoni stavano bene e aveva ossigeno. In ogni caso avevamo deciso con lui che sarebbe stato meglio ritornare a casa. Quella mattina, quando sono andati a prenderlo per portarlo a Kashgar, lo hanno trovato nella tenda privo di sensi".
 
A nulla, poi, sono valsi gli sforzi di rianimarlo dei compagni di spedizione. Ci hanno provato per ore, ma alla fine hanno dovuto arrendersi alla tragica realtà: Peacock era morto. "Inspiegabile", ha commentato il capospedizione.
 
Per ora l’ipotesi più accreditata è ancora quella di morte per complicazioni da mal di montagna. Nessuno, infatti, ha osato insinuare altre possibilità. Ma dalle dichiarazioni dei familiari, degli amici, dei compagni, emergono dubbi e domande che restano senza risposta.
 
Forse la troveranno nei prossimi giorni, quando verrà condotta un’autopsia sulla salma del miliardario inglese, riportata in Inghilterra poche ore fa.
 
Jonathan Peacock, 39 anni, originaro del Cheshire, era un ottimo maratoneta e sciatore. Aveva fatto fortuna nel settore delle nuove tecnologie. L’anno scorso, però, aveva ceduto la sua azienda per poter passare più tempo con sua moglie e i suoi due bambini.
 
Si trovava in cina per scalare il Mustag Ata, facile settemila del Karakorum, e scenderlo con il suo snowboard. Era con una spedizione commerciale di 15 persone, di cui faceva parte anche il quartetto britannico delle "Lipstick Blondes" che stava girando dei videoclip pubblicitari per la Bbc.
 
Le quattro ragazze – le sorelle Caroline and Suzy Madge, Ali Bainbridge e Squash Falconer – erano seguite dalle telecamere e giravano dei videoclip "originali" in cui le si vedeva nuotare in bikini o fare all’uncinetto in alta quota.
 
Volevano anche essere le prime donne inglesi a salire questa montagna, ma hanno dovuto rinunciare alla salita perchè le loro bombole d’ossigeno si sono esaurite a crica 200 metri dalla cima.
 
Il Mustag Ata, picco di 7.456 metri che sorge nella provincia cinese dello Xinjiang, non lontano dal K2, è forse il settemila più facile da salire di tutta la catena. I suoi dolci pendii attraggono numerose spedizioni commerciali, che portano in cima i loro clienti a piedi, con gli sci, le racchette.
 

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