Alpinismo

Il Broad di Confortola, Edurne, Gerlinde

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CAMPO BASE BROAD PEAK, Pakistan — Ieri, sul Broad Peak, è stata una sfilata di fuoriclasse. Dopo Silvio Mondinelli, il primo a toccare la cima del gigante pakistano, sono saliti alcuni dei più forti alpinisti del mondo, che hanno segnato risultati storici per la loro carriera e l’alpinismo in generale: Gerlinde Kaltenbrunner, Edurne Pasaban, Ivan Vallejo, Ralf Dujmovits, Marco Confortola (nella foto), Fabio Iacchini.

Cominciamo dagli italiani. Confortola ha segnato con questa cima il suo quinto ottomila senza ossigeno. "Una cima speciale – racconta l’alpinista valtellinese – sia per la gioia che ha seguito uno sforzo davvero immane, sia per l’emozione di vivere quest’avventura da record con Gnaro, che secondo me è l’alpinista più forte al mondo".
 
Confortola, noto alpinista valtellinese, ha raggiunto la vetta del Broad Peak ieri pomeriggio alle 13, circa mezz’ora dopo Mondinelli, insieme ad Angelo Giovanetti. Poi sono scesi a campo 3, dove hanno pernottato con il gruppo e oggi sono rientrati al campo base. Sulla cima è arrivato anche Fabio Iacchini, al suo primo ottomila.
 
Un altro italiano è arrivato ieri in vetta. Un giovane alpinista "rampante" e molto ambizioso. Si chiama Simone La Terra, ha 26 anni ed è di Castiglione delle Stiviere, paese d’origine di Fausto De Stefani. La Terra è arrivato in Pakistan con un obiettivo a dir poco sfidante: vuole scalare in fila, nella stessa stagione, tutti e quattro gli ottomila del Karakorum. Ossia Broad Peak, K2 e i due Gasherbrum. Ha cominciato col piede giusto, e ora sta già impacchettando la sua roba per raggiungere i piedi del K2.
 
Le novità più gustose arrivano però dall’alpinismo in rosa. Ieri, sulla cima del gigante pakistano, c’erano due delle candidate più probabili a diventare la prima donna al mondo ad aver salito i 14 ottomila: la spagnola Edurne Pasaban e l’austriaca Gerlinde Kaltenbrunner.
 
Gerlinde, ora, ha lo stesso numero di ottomila scalati dell’italiana Nives Meroi, che fino a ieri guidava da sola la classifica femminile: dieci. Edurne è indietro solo di un passo, avendo scalato nove montagne oltre gli ottomila metri. Entrambe, come Nives, hanno sempre scalato senza ossigeno.
 
Non è finita. In cima, ieri, sono arrivati altri fuoriclasse. L’ecuadoriano Ivan Vallejo, per esempio, e il tedesco Ralf Dujmovits, marito della Kaltenbrunner. Entrambi però avevano già scalato il Broad Peak e quindi la loro posizione nella corsa ai 14 ottomila resta invariata: rimangono rispettivamente con 13 e 12 ottomila in tasca.
 
Grande risultato anche per lo spagnolo Carlos Pauner, che è riuscito ad arrivare in cima a questa montagna al terzo, sofferto tentativo sul Broad Peak. Pauner, 7 ottomila scalati con il Broad Peak, era bloccato da due anni nella sua corsa agli ottomila, a causa di spedizioni piuttosto sfortunate che non gli hanno permesso di raggiungere nemmeno una cima in questo arco di tempo.
 
In vetta sono poi giunti Asier Izaguirre, Ferran Latorre, Jose Villalta, Marta Alejandre e Alberto Sanmartin. Degli altri alpinisti che ieri sono partiti per la cima (in tutto circa 50), non ci sono ancora notizie precise.
 
Sara Sottocornola

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