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Il caso delle renne di Courmayeur, il Comune: questione di abusivismo

Renne (Photo Perhols - Wikipedia Commons)
Renne (Photo Perhols – Wikipedia Commons)

COURMAYEUR, Aosta — “La questione non riguarda semplicemente una licenza o una concessione edilizia scadute, bensì un procedimento relativo a costruzioni realizzate abusivamente. Alla data odierna, il Comune di Courmayeur non ha emesso alcuna ordinanza di demolizione”. Queste le precisazioni inviate ieri dall’amministrazione comunale di Courmayeur a distanza di alcuni giorni dall’uscita sulla stampa della notizia relativa alle renne “sfrattate” dall’allevamento di Dolonne.

Per capire i termini della questione bisogna risalire all’apertura dell’allevamento. “In data 20 novembre 2008 – spiega il Comune di Courmayeur -, gli interessati hanno presentato una Dichiarazione di Inizio Attività, della durata di un anno ai sensi della L.R. 11/98, per la realizzazione di una recinzione temporanea finalizzata all’accudimento delle renne. Non risultano depositate presso gli uffici comunali ulteriori pratiche edilizie. In tempi successivi alla scadenza della DIA, a seguito di segnalazioni, il Corpo Forestale e l’Ufficio Tecnico Comunale hanno effettuato dei sopralluoghi nell’area interessata, rilevando in loco la presenza di una recinzione e, al suo interno, di una costruzione abusiva. L’area sulla quale sono stati realizzati i manufatti è collocata in fascia di altro rischio di esondazione e risulta essere funzionale all’opera di protezione realizzata per contenere le eventuali esondazioni e colate detritiche del canalone Tzeraille de la Guira”.

L’amministrazione pertanto all’inizio dello scorso ottobre avrebbe avviato regolari procedure di legge relative alla costruzione di opere in totale assenza di titolo abilitativo. Secondo quanto spiega il comunicato stampa ufficiale, nelle settimane successive
“i richiedenti hanno avuto modo di presentare le loro controdeduzioni che non sono risultate accoglibili in quanto prive di fondamento e perciò non tali da giustificare la sospensione del procedimento avviato. Allo stato attuale, l’iter di detto procedimento, definisce che il Comune, dovrà ora trasmettere agli interessati una diffida a provvedere entro congruo termine alla demolizione dei manufatti abusivi”.

Nel caso in cui non avvenga la demolizione dei manufatti abusivi sarà il Comune a provvedere con un’ordinanza di demolizione, che ad oggi, quindi, non è ancora stata emessa.

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