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Tanta acqua nei laghi alpini

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BERGAMO — Grazie alle piogge delle scorse settimane ritornano nelle medie  stagionali gli invasi dei bacini della Val Seriana e della Val Brembana, così come la maggioranza dei restanti laghi alpini.

Secondo le valutazioni dell’Enel, i laghi nel Nord Italia sono tornati alla normalità: mentre le abbondanti precipitazioni del mese di maggio hanno riportato gli invasi orobici a livelli sodisfacenti.
La situazione va migliorando dopo la terribile arsura di aprile. In quel periodo, della diga orobica di Fregabolgia era possibile vedere il fondo del lago, con qualche pozza d’acqua sparsa .

Il lago del Barbellino, in Alta Valseriana, ha superato la profonda crisi d’inizio primavera. Da un invaso al di sotto dei 3 milioni di metri cubi d’acqua di aprile, si è arrivati attualmente a 13 milioni.

 
Situazione positiva anche in Alta Valbrembana, dove le dighe sono al 60 per cento dell’invaso e in costante aumento. Non si raggiungono i livelli di un tempo, ma nel complesso il dato è soddisfacente. In totale, si contano circa 12 milioni di metri cubi d’acqua, raccolti in un mese di pioggia.

Una situazione da risolvere resta quella del Lago Berignolo: il deposito di ghiaia sul fondale provoca la continua diminuzione d’acqua nel bacino. La neccessità di svasare il lago diventa sempre più urgente.

Lo spettro della siccità tuttavia pare allontanarsi. Secondo gli esperti, ci sono state piogge abbondanti nel periodo giusto. All’inizio della stagione estiva ritorna così all’ordine del giorno l’ipotesi di collaborazione tra montagne e pianura e si ricomincia a parlare di un contributo degli invasi alpini per l’irrigazione dei campi. Ma finora non é ancora stato richiesto nessun rilascio d’acqua.

Candida Cereda

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