Alpinismo

Lhotse, incidente mortale per Pemba Sherpa

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KATHMANDU, Nepal — Pemba Doma Sherpa, una delle migliori alpiniste nepalesi, è morta ieri durante la discesa dalla cima del Lhotse, che secondo le ultime notizie avrebbe raggiunto poche ore prima. Lei e il suo compagno di cordata, ferito ma ancora vivo, sarebbero scivolati sui pendii sopra campo 2.

L’incidente, ancora da chiarire nella sua dinamica, sarebbe avvenuto ieri mattina. Lo Sherpa che era in cordata con Pemba Doma sarebbe ferito, ma ancora in buone condizioni.
 
Secondo le ultime notizie ricevute dal campo base, entrambi sarebbero stati recuperati e trasportati a campo 2. Nelle prossime ore, sia lo Sherpa che il corpo di Pemba Doma verrano portati al campo base.
 
Pemba Doma Sherpa era a capo della "Nepalese Women Everest Expedition" che nel 2002, anno internazionale delle montagne, scalò l’Everest da Sud. Due anni prima, era stata la prima donna nepalese a salirlo dal versante Nord.
 
Leggi l’intervista che allora Pemba Doma rilasciò a Giampietro Verza:
 
Pemba Doma dirigeva, insieme al marito Rajen Thapa, la ClimbHigh Himalaya, società che offre supporto alle spedizioni e ai trekking in Himalaya con guide e professionisti dell’alta quota. Suo fratello, Nima Nuru Sherpa, è il responsabile della Cho Oyu Trekking, una delle principali agenzie di trekking nepalesi, da vent’anni partner del progetto Ev-K²-Cnr.
 
Cresciuta dai nonni, Pemba Doma da piccola ha frequentato la Khumjung School, una delle scuole sostenute dall’Himalayan Trust di Sir Edmund Hillary. E da grande, oltre a diventare un’ottima alpinista, ha fondato un’organizzazione che si occupa dell’educazione dei bambini nepalesi, senza distinzione di casta.
 
Sara Sottocornola

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