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Broad Peak e GI, seppelliti i corpi di Tomasz Kowalski e Artur Hajzer

Tomasz Kowalski in una foto al Broad Peak (Photo Bielecki - polskihimalaizmzimowy.pl)
Tomasz Kowalski in una foto al Broad Peak (Photo Bielecki – polskihimalaizmzimowy.pl)

SKARDU, Pakistan — Era il corpo di Tomasz Kowalski quello individuato dagli alpinisti della spedizione autriaca e tedesca a 7900 metri di quota del Broad Peak. Lo ha ritrovato la squadra di Jacek Berbeka, fratello di Maciej Berbeka morto e disperso insieme a Kowalski sull’ottomila del Karakorum dallo scorso marzo, dopo aver compiuto la prima salita in invernale della montagna. Jacek Berbeka e compagni lo hanno raggiunto e sepolto lontano dalla via normale. Nel frattempo anche il corpo di Artur Hajzer, altro grandissimo nome dell’alpinismo polacco, è stato recuperato e sepolto al Gasherbrum I, dove ha perso la vita il 7 luglio.

L’identità del corpo individuato dal team di Amical all’inizio di luglio non è stata sicura fino a quando Jacek Berbeka e soci non l’hanno raggiunto, tuttavia erano alte le probabilità che si trattasse di Tomasz Kowalski. Gli alpinisti tedeschi e austriaci avevano infatti riconosciuto la divisa della squadra polacca, quindi la nazionalità del cadavere era già certa, mentre i racconti di quella drammatica discesa dalla vetta del Broad Peak del marzo scorso, lasciavano già intuire che Kowalski fosse morto di sfinimento a 7900 metri. Il ritrovamento del suo corpo sembra a questo punto confermare anche le ricostruzioni dei fatti.

Il gruppo di Jacek Berbeka ha seppellito nei giorni scorsi il corpo, lontano dalla via normale al Broad Peak e dalla vista degli alpinisti che salgono in cima alla montagna.

“Abbiamo trasportato il corpo circa 30 metri più sotto – ha raccontato Berbeka secondo quanto scrive Explorersweb -. Trasportarlo più lontano sarebbe stato difficile. Dopo aver parlato con i suoi genitori è stato concordato di seppellirlo nel luogo più adatto. Abbiamo trovato un buon posto, nessuno lo disturberà. Quelle sei ore di lavoro a 7900 metri di quota credo che le ricorderemo per tutta la vita. Non mi ero mai sentito così stanco”.

Nessuna traccia invece di Maciej Berbeka, il che rafforzerebbe l’ipotesi che il forte alpinista polacco abbia trovato la morte cadendo in un crepaccio, forse intorno a 7700 metri. “Se Maciej si trova nel crepaccio – avrebbe aggiunto Jacek Berbeka – , è brutto dirlo, ma credo che non potrebbe essere in un luogo migliore”.

Nel frattempo anche il corpo di Artur Hajzer avrebbe trovato sepoltura. Il veterano dell’alpinismo himalayano polacco, morto cadendo dal Japanese Couloir al Gasherbrum I il 7 luglio scorso: sarebbe stato seppellito, in base alle volontà della famiglia il 17 luglio.

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