Alpinismo

Kammerlander, 3o round sul Jasemba

immagine

BOLZANO — C’è di nuovo il Jasemba nel mirino di Hans Kammerlander, leggenda vivente dell’alpinismo e dello sci estremo. Il colosso himalayano di 7.350 metri e la sua inviolata parete sud sembrano davvero irresistibili per l’alpinista altoatesino che, per la terza volta in tre anni, si presenterà al suo cospetto, determinato a portare a casa la prima salita.

La notizia arriva dall’Alto Adige. Una fonte molto vicina all’alpinista – Giorgio Gayer, celebre "mountain manager" locale nonchè vicepresidente della Fiera di Bolzano – riferisce che Kammerlander partirà a fine mese. E in maggio tenterà di chiudere la via iniziata negli anni scorsi, a cui mancano ormai solo una manciata di tiri. Come sempre, probabilmente, avrà gli sci nello zaino.
 
La linea immaginata da Kammerlander si sviluppa lungo il fianco meridionale del Jasemba su un dislivello di circa 2300 metri. Prima una ripida parete ghiacciata, poi una cresta che conduce direttamente alla base di un maestoso pilastro di roccia alto quasi un chilometro che porta in vetta.
 
Ad accompagnarlo, nel trekking di avvicinamento, ci sarà il fratello di Luis Brugger, il compagno di cordata che Kammerlander ha perso proprio sul Jasemba un anno fa, per il tragico spezzarsi di una corda.
 
Ma chi sarà il suo compagno di cordata nella salita? Pare il gettonatissimo Karl Unterkircher, che a questo punto sembra avere davanti a sè una stagione di fuoco: tra poco il trekking in Kailash, a seguire – forse – il Jasemba e per concludere il tentativo sull’inviolata Nord del GII con il team italo-spagnolo.
 
Per ora, comunque,  la voce non è confermata. Ma secondo quanto riferito da Gayer si tratta di una probabilità molto concreta.
 
Il Jasemba si trova nel Solo-Khumbu, esattamente sul confine tra Cina e Nepal, ed è la vetta principale del massiccio del Nanpai Gosum, contrafforte del Cho Oyu.
 
Nel 2005, Kammerlander aveva attaccato la parete con Karl Unterkircher e Luis Brugger, ma a 500 metri dalla cima, freddo e vento hanno costretto la spedizione al rientro. L’anno scorso, mentre Unterkircher era impegnato al Genyen, Kammerlander ci è ritornato con Brugger, che però precipitò tragicamente scendendo da una corda fissa a 7000 metri. Mancavano poco più di duecento metri alla vetta.
 
Hans Kammerlander, 50 anni, dopo aver messo in tasca tredici ottomila su 14 si è dedicato interamente all’alpinismo estremo. Con tanta voglia di esplorare e scoprire nuove mete, lontano dalle spedizioni sui colossi del pianeta.
 
 
Sara Sottocornola
Nella foto sopra, Hans Kammerlander
Nella foto sotto, da sinistra: Karl Unterkircher, Giorgio Gayer e Hans Kammerlander

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close