Storia dell'alpinismo

Addio a Layton Kor, icona dell’alpinismo americano anni ‘60

KINGMAN, Stati Uniti — E’ morto il 21 aprile scorso all’età di 74 anni Layton Kor, uno dei simboli dell’alpinismo americano degli anni ’60. Il climber fu particolarmente attivo sulle pareti del Colorado, in particolare nel Eldorado Canyon, dello Utah – dalla Castleton Tower al Finger of Fate -, dell’Arizona e della Yosemite Valley.

Alcune delle sue vie sono tuttora considerate tra le più famose del Nord America, tanto da essere annoverate nella guida “Fifty Classic Climbs of North America”. Layton Kor, nato a Canby nel Minnesota nel 1938, ha riempito le cronache verticali americane tra la fine degli anni ’50 e gli anni ’60, sulle pareti dei canyon, in particolare del Colorado, dove trascorse l’adolescenza. Ha aperto numerose vie, spostandosi anche sulle Big Wall di Yosemite, dove nel 1963 aprì “West Buttress” su El Capitan insieme a Steve Roper. Come riferisce Climbing.com, in una delle sue biografie ha scritto “se avessi avuto un nichelino per ogni persona che ha salito una mia via, sarei stato un uomo ricco”.

Nel 1966 faceva parte della spedizione di John Harlin all’Eiger, nella quale l’alpinista americano perse la vita nel tentativo di aprire una via nuova sulla parete nord. Kor è morto all’età di 74 anni nella notte del 21 aprile; secondo quanto riferisce Climbing.com, soffriva di insufficienza renale e cancro alla prostata.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close