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Referendum per lasciare il Veneto: Taibon dice sì, Pieve non raggiunge il quorum

BELLUNO — Taibon Agordino dice sì al passaggio dal Veneto al Trentino Alto Adige, mentre Pieve di Cadore non riesce a raggiungere il quorum per il passaggio al Friuli Venezia Giulia. Sono questi i risultati dei referendum “separatisti” svoltosi il 21 e il 22 aprile nei due comuni della provincia di Belluno.

I cittadini dei due paesi sono andati alle urne durante il weekend scorso per votare il referendum di annessione ad un altra provincia e ad un altra regione. A Taibon Agordino si è votato per il passaggio a Trento e al Trentino Alto Adige, mentre a Pieve di Cadore si è deciso per il passaggio a Pordenone e al Friuli Venezia Giulia.

Lo scoglio da superare, come in tutti i referendum è il raggiungimento del quorum, ovvero la soglia del 50 percento più uno. In questo caso  deve essere raggiunto prima con la quota dei votanti e poi con i “sì”. A Pieve di Cadore il quorum non è stato raggiunto in quanto i votanti hanno raggiunto il 22 percento, mentre Taibon Agordino è riuscito a portare alle urne poco più del 54 percento degli aventi diritto.

Il risultato è stato indiscutibile: il 94 percento ha detto sì al passaggio amministrativo della cittadina bellunese al Trentino. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.

Ora inizia una lunga procedura burocratica che i promotori del referendum sperano di riuscire a portare a termine, dato che al momento nessuno dei paesi veneti che negli ultimi anni ha ottenuto l’approvazione popolare al referendum è riuscito ad effettuare il passaggio ad un altra regione.

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