Alpinismo

Alpi, Giglio sale il trittico delle Nord

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AOSTA — La giovane guida valdostana Matteo Giglio ha completato nei giorni scorsi la scalata invernale delle tre grandi pareti Nord di Cervino, Grandes Jorasses ed Eiger. Il trittico è stato l’ultimo "problema" alpinistico – il più difficile – delle Alpi. Risolto già negli anni Trenta, rappresenta ancor oggi il banco di prova dei più forti alpinisti.

"Ho affrontato tutte e tre le pareti con uno stile veloce e senza bivacchi – ha detto Giglio all’Ansa Valle d’Aosta -, per evitare di rimanere troppo tempo in balia dei pericoli di queste pareti. E le ho fatte tutte in invernale, perchè freddo e il gelo ‘bloccano’ eventuali porzioni instabili".
 
Giglio, 33 anni e originario di La Salle, ha salito la celebre "Nordwand" svizzera lo scorso 15 marzo, in meno di 10 ore, insieme al piemontese Riccardo Ollivieri.
 
Il Cervino l’aveva scalato nel 2003 con l’alpinista bresciano Claudio Chiaudano, scomparso tragicamente due anni dopo proprio sulla nord dell’Eiger. Salirono lungo la via dei ‘fratelli Schmidt’, in sole 8 ore. Nel 2004 Giglio  scelse come compagna di cordata Anna Torretta, nome noto dell’alpinismo valdostano, per salire la nord delle Grandes Jorasses dalla via MacIntyre – Colton. L’impresa si concluse in 14 ore.
 
La Nord del Cervino venne salita per la prima volta nel 1931 dai fratelli austriaci Franz e Toni Schmid, con un solo bivacco. La Nord delle Grandes Jorasses porta una firma italiana: fu vinta nel 1938 dalla cordata lecchese di Riccardo Cassin, Ugo Tizzoni e Gino Esposito, lungo il difficile sperone Walker. La prima salita dell’Eiger avvenne sempre nel 1938, ad opera della cordata austro-tedesca Heckmair – Vorg – Harrer – Kasparek.
 
Sara Sottocornola

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