LUCCA — Innovazione, territorio, energia, turismo e scuola. Questi i temi su cui il nuovo governo dovrà lavorare per promuovere un vero sviluppo sostenibile della montagna italiana: lo ha sostenuto nei giorni scorsi Oreste Giurlani, presidente dell’Uncem Toscana, l’unione delle comunità montane del territorio.
Giurlani ha individuato dieci punti fondamentali che, a suo parere, dovrebbero essere alla base di una vera politica nazionale per la montagna, che fino ad oggi è mancata frenando il suo sviluppo. Eccoli: innovazione, incentivi alle associazioni di Comuni montani, promozione dei territori montani, politiche di compensazione e perequazione territoriale, agricoltura, difesa del suolo e sicurezza del territorio, energie rinnovabili, turismo, scuola e infanzia, servizi sociali, sanitari e welfare, recupero e riqualificazione urbana.
“Mi rivolgo a tutti coloro che formeranno il nuovo governo, indistintamente, nel ruolo istituzionale che ricopro – ha detto Giurlani -. A quelli che andranno a comporre il nuovo Parlamento chiedo di mettere finalmente le politiche di sviluppo per la montagna e la perequazione territoriale tra le priorità della loro futura azione. La Toscana, e l’Italia in genere, da sempre soffrono la mancanza di una politica nazionale per la montagna, che sommata al taglio completo delle risorse in diversi settori (welfare, sanità, scuola, trasporto pubblico locale, ecc.) e alla crisi economica che stiamo attraversando, rischia di vanificare gli sforzi compiuti e gli importanti risultati conseguiti nel corso degli anni. Le dieci tematiche principali indicate in questa sorta di vademecum non esauriscono una materia vasta e complessa ma cercano di dare un quadro sintetico dei principali impegni su cui lavorare”.
