AlpinismoAlta quota

Il futuro di Kilian Jornet: il record al Bianco e al Cervino, e l’Everest ma non dalla normale

Kilian Jornet al Monte Bianco (Photo-www.summitsofmylife.com)
Kilian Jornet al Monte Bianco (Photo-www.summitsofmylife.com)

BARCELLONA, Spagna — “Salire la via normale dell’Everest? Un controsenso ad oggi”. Non per la via in sé, quanto perché su un percorso così trafficato non si può essere veloci. Questa l’opinione di Kilian Jornet, il fortissimo (e velocissimo) scalatore skyrunner spagnolo impegnato nell’impresa “Summit of My Life”. Qualche settimana fa, durante la presentazione del film del progetto “A fine line”, il catalano ha risposto alle domande dei giornalisti sulle sue prossime sfide: tra queste, il record di salita del Bianco, del Cervino e l’Everest, probabilmente da nord.

Il progetto ha una durata di quattro anni e consiste nel scalare alcune cima dei diversi continenti tutte con la stessa filosofia: salite molto leggere, con attrezzatura minima e molto veloci. Il prossimo anno nel mirino di Kilian Jornet ci saranno l’Elbrus, il Monte Bianco e il Cervino, l’anno successivo l’Aconcagua e il McKinley, poi sarà la volta dell’Everest.

Il primo obiettivo del 2013 sarà dunque l’Elbrus, con i suoi 5.642 metri la più alta vetta del continente. Secondo quanto scrive il sito spagnolo Desnivel, che riporta l’intervista a Kilian Jornet, il catalano non saprebbe ancora se salire in vetta con gli sci o a piedi, ma la decisione sarà presa sulla base delle condizioni della montagna, una volta che sarà sul posto.

Poi ci sarà il Monte Bianco, dove tenterà di strappare il record di salita da Chamonix; quindi il Cervino, una delle sfide più difficili perché anche qui Jornet proverà ad essere il più veloce di sempre, facendo meglio di Bruno Brunod, che salì da Cervinia in 3 ore e 14 minuti. Per quanto riguarda il McKinley, le difficoltà maggiori secondo lo skyrunner e alpinista catalano saranno nelle condizioni del meteo, capace di cambiare in pochi minuti e di far precipitare le temperature di molti gradi: anche sul colosso del Nord America la decisione se salire con gli sci o a piedi verrà presa al momento, sulla base delle condizioni della montagna. Diverso sarà il discorso all’Aconcagua, la cui salita sarà più semplice da un punto di vista tecnico, salvo restando però la quota, che in questo caso tocca i suoi 6962 metri di altezza.

E poi naturalmente verrà la volta del Tetto del mondo. “Sono ancora lontano e bisogna fare molte cose prima – ha detto Jornet a Desnivel -, ma non avrebbe senso andare per la via normale. Non per la via in sé, ma per le corde fisse e per le tante spedizioni che si trovano lungo il cammino…che vanno con l’ossigeno, che è doping. Non avrebbe senso cercare un record stando attaccato a una jumar o all’ossigeno. Nei prossimi anni andrò in Himalaya per conoscere le vie…ci sarebbe il Norton Couloir o l’Hornbein, che sono vie meno frequentate e si possono salire in modo più veloce”.

E se la parete sud non è esclusa del tutto, sarà più probabilmente la nord quella che tenterà il fortissimo scalatore spagnolo.

“La mia idea però non è quella di ripetere vie molto difficili dal punto di vista tecnico – ha continuato Jornet a Desnivel -, non sono un alpinista con grandi capacità come Ueli Steck o Simone Moro, mi interessano vie di media difficoltà tecnica che si possano salire velocemente, che si possano scalare senza corde fisse e col minor materiale possibile. Come è stato dimostrato da molto tempo gli ottomila non hanno bisogno di molti campi, né di corde fisse, né di ossigeno. Più di 30 anni fa Messner lo salì da solo. E’ un controsenso al giorno d’oggi vedere tanta gente salire in artificiale e non nella maniera più leggera e naturale possibile”.

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Un commento

  1. Mi fa inbufalire il commento finale di Kilian: “E’ un controsenso al giorno d’oggi vedere tanta gente salire in artificiale e non nella maniera più leggera e naturale possibile”. Kilian, sarai pure il piu’ veloce dello skyrunning e ultratrail, ma non per questo devi pensare che la montagna, gli ottomila, e l’Everest esistano solo per recordman come te. Per favore, ricordati che la montagna esiste per tutti, anche per persone come me, che in montagna ci vanno, semplicemente per il piacere di andarci e non per battere nessun record, o ricevere soldi da nessuno sponsor. Altrimenti dovremmo vietare anche a mia figlia, che ha 3 anni, di passeggiare in montagne, perche’ troppo lenta, e vuole fare un pisolino ogni 4 ore?? Ciao

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