Alpinismo

Steck batte il record sulla Nord dell’Eiger

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GRINDELWALD, Svizzera — Una volta c’erano squadre di alpinisti che impazzivano per giorni su questa parete. Senza sapere se sarebbero arrivati in cima o tornati vivi. Oggi invece, per salire la Nord dell’Eiger, bastano 3 ore e 54 minuti. Perlomeno bastano a Ueli Steck, giovane fuoriclasse svizzero che ha siglato, in solitaria, il nuovo record di salita. 

Ueli Steck, solo 30 anni, ha ripetuto la via della prima salita, aperta da Harrer ed Heckmaier nel 1938, in 3 ore e 54 minuti. In un’ora e tre quarti aveva raggiunto il Bivacco della Morte. Ha salito la Rampa senza guanti, grazie alle miti temperature di quest’inverno. E in meno di quattro ore era sulla vetta.
 
Ciò significa che ha mantenuto una velocità media di 17 metri al minuto, dato che lo sviluppo della via è di 4.000 metri su un dislivello di 1.800. E c’è di più. Ha salito la maggior parte della via in libera. Si sarebbe autoassicurato per qualche tiro solo verso la cima, con un anello con una corda di 30 metri fissato ad un ancoraggio.
 
Un tempo incredibile, che fa entrare Steck nell’elite dei record alpinistici dall’ingresso principale, sostituendosi all’alpinista altoatesino Christoph Hainz, che nel 2003 aveva salito la Nordwand in poco più 4 ore e mezza.
 
"E’ tutta una questione di volontà – si è schermito Steck dopo l’impresa -. Ora mi sento in piena forma per affrontare la Sud dell’Annapurna".
 
E ora una curiosità. Sapete quanto era la frequenza cardiaca di Steck durante l’impresa? 55 battiti al minuto prima di partire, 178 sulle rampe iniziali e 118 al termine dell’impresa.
 
Il giovane fuoriclasse svizzero, dopo essersi mangiato in un sol boccone la parete "orco" che ha fatto impazzire per decenni i migliori alpinisti del mondo, si dirige infatti in Himalaya. Per affrontare in solitaria e in stile alpino anche la terribile parete Sud dell’Annapurna (8.091 metri).
 
Steck ha salito per la prima volta la celebre Nordwand quando aveva solo diciotto anni. L’anno scorso ha aperto sulla stessa parete una nuova via, battezzata "The Young Spider", che poi ha salito in solitaria e in invernale.
 
Per chiudere, un po’ di storia. La prima salita in giornata della Nord dell’Eiger risale al 1950, opera di due austriaci: Leo Forstenlechner and Erich Wascak, che l’hanno scalata in 18 ore. Nel 1969 Peter Habeler and Reinhold Messner hanno stupito il mondo facendolo in sole 10 ore: un record ancora imbattuto se parliamo di salite in cordata.
 
Negli anni successivi numerosi alpinisti si alternarono a detenere il record, fino al 1983 quando un giovane austriaco, Thomas Bubendorfer, ha raggiunse incredibilmente la vetta in 4 ore e 50 minuti. Passarono vent’anni prima che qualcuno – un italiano di nome Christoph Heinz – riuscisse ad abbattere questo tempo, giungendo in vetta in 4 ore e 40.
 
Sara Sottocornola
 Foto: courtesy of Ueli Steck

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