BERGAMO — Risveglio piovoso per le Alpi. Nel corso delle ultime ore è proseguito l’afflusso di correnti umide ed instabili atlantiche, che in scorrimento sul bordo settentrionale dell’alta pressione afro-mediterranea, padrona dell’Europa sudoccidentale, ha investito parte della nostra Penisola.
La nuova perturbazione si è lentamente avvicinata al comparto alpino, pilotando nuvolosità sulle regioni centro settentrionali e richiamando a sé correnti umide sudoccidentali al suolo, foriere di piogge qua e là su alto Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Triveneto occidentale, Liguria centro orientale, alta Toscana ed interne marchigiane con accumuli dalla mezzanotte sino a 30 mm sulle confinali valdostane, 10 mm sulla pedemontana torinese, 5-6 mm sulle Retiche, 15 mm sull’alta Ossola.
Dal punto di vista termico le fresche correnti nordoccidentali in quota hanno determinato un lieve calo termico con minime comprese al Nord tra 13 e 18°C, sino a 19-20°C su Riviera ligure e Romagna, tra 12 e 18°C al Centro e tra 11 e 20°C al Sud con punte di 21-23°C su Sicilia e bassa Calabria.
La variabilità sulla nostra Penisola durerà sino a giovedì, con le nostre regioni sottoposte al passaggio di corpi nuvolosi piuttosto veloci che rannuvoleranno il cielo dando luogo a qualche fenomeno, specie al Centro Sud.
Nel fine settimana il calo della pressione si farà più evidente; sul Mediterraneo riusciranno ad arrivare con più facilità le perturbazioni accompagnate questa volta da venti più umidi meridionali, segno di un peggioramento più consistente.
Tra Giovedì 11 e Venerdì 12 Ottobre vedranno piogge e qualche rovescio, ma ancora generalmente di debole intensità: i fenomeni dovrebbero interessare sopratutto Liguria, Prealpi, Lazio e Toscana e probabilmente anche la Sardegna. Poi fino al 18 ottobre è previsto tempo molto instabile a tratti anche perturbato con piogge e rovesci, in particolare al Centro Nord. Temperature in calo per aria più fresca.
La fine di ottobre vedrà una fase più stabile per l’aumento della pressione; temperature massime in lieve aumento. Situazione però minata da probabili nuovi affondi nord atlantici ad ovest della penisola.
