Alpinismo

Rozov: base jump dalle Torri del Paine

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EL CHALTEN, Patagonia — E’ una prima assoluta in Patagonia. L’alpinista russo Valery Rozov si è lanciato con il base jump dalla Torre centrale del Paine (2.800 metri), la più larga parete strapiombante del mondo.

La storia dell’impresa è davvero burrascosa. Rozov ha raggiunto la cima della Torre il 22 febbraio insieme a Alexander Ruchkin, Alexander Odintsov, Denis Provalov and Vladimir Kachkov lungo la via Bonnington-Whilliams, dopo due giorni di scalata.
 
Sulla cima, gli alpinisti sono stati investiti una terribile tempesta, che li ha tenuti bloccati per oltre 24 ore. Un giorno infernale, passato in balia dei venti e della neve, che però non ha piegato di un millimetro il loro spirito avventuroso nè la loro volontà di riuscire nell’impresa.
 
Finalmente, il 25 febbraio è arrivata una schiarita. E Rozov si è prontamente lanciato nel vuoto, lungo i 1400 metri di parete che lo separavano da terra. E’ atterrato poco dopo accanto a Krasko, il compagno che li aveva tenuti costantemente aggiornati sulle previsioni del meteo via radio dal base.
 
Gli altri alpinisti della squadra – Ruchkin, Odintsov, Provalov e Kachkov – sono scesi per la via di salita, e hanno raggiunto i compagni in serata. La spedizione era partita da Mosca alla volta del Cile il 12 febbraio scorso.
 
Rozov è stato campione nazionale, europeo e mondiale di paracadutismo e da parecchi anni si è dato al Base Jump "estremo". Nella sua carriera è “saltato giù” da parecchie montagne, tra cui la Punta Croz sulla Nord delle Grandes Jorasses (4.110 metri) e l’Amin Brakk (5850 metri) in Karakorum, considerata da molti la parete più difficile del mondo, dove prima di lanciarsi ha aperto una via nuova.
 
Per la cronaca, la sigla base sta per Buildings (edifici), Antenna (torri non abitate), Span (ponti, archi) and Earth (sporgenze naturali): i quattro tipi di piattaforme usate per questo tipo di salti, che hanno in comune il lancio da un punto fisso con il paracadute.
 
Sara Sottocornola
 
 
Nella foto (courtesy of Explorersweb), Rozov si lancia dall’Armin Brakk

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