Alpinismo

Mondinelli: ultimo ottomila col botto

immagine

ALAGNA VALSESIA, Vercelli — La bussola di Silvio Mondinelli punta verso il Cho Oyu, per ora. Ma solo per prepararsi meglio al colpo storico che il "Gnaro" ha intenzione di mettere a segno sul Broad Peak: salire il 14esimo ottomila andando "oltre la normale".

I fatti sono questi: il 9 aprile, partenza per il Cho Oyu (8.201 metri), Tibet. Il 13 giugno, di nuovo in volo verso il Broad Peak (8.047 metri), in Pakistan. Il Broad Peak, come noto, è l’ultima cima che manca all’alpinista bresciano per entrare nell’elitè dei "14 ottomilisti". Ma il Cho Oyu, Mondinelli l’ha già salito nel 1997: è stato il suo quarto ottomila. Come mai questa partenza?
 
"A dir la verità, la scelta del Cho Oyu è un ripiego – racconta Mondinelli -. Dovevo andare a fare delle misurazioni scientifiche sull’Everest con il Comitato Ev-K²-Cnr, che però sono state posticipate. Così, siccome voglio acclimatarmi prima dell’impresa sul Broad Peak, ho deciso di aggregarmi a Marco Confortola e Alberto Magliano che andavano in Tibet. Anche se, a dire il vero, non ci volevo nemmeno andare per quello che i cinesi hanno combinato sul passo del Nangpa La lo scorso anno".
 
Che tipo di salita è in programma? "Al Cho Oyu vado senza idee troppo bellicose, saliremo dalla normale – prosegue l’alpinista -. L’obiettivo principale è raggiungere una forma perfetta e arrivare pronto e carico di energie al cospetto del Broad Peak".
 
Frase sibillina, avete notato? E troppa enfasi sul fatto di entrare in Pakistan con acclimatamento perfetto. Chi è attento, avrà già percepito odore di grandi progetti. Che cosa c’è sotto? Sarà davvero "solo" il suo 14esimo ottomila?
 
Il Gnaro fa partire il colpo: "Al Broad Peak, non si parlerà di normale. Andremo oltre".
 
Accidenti. Non scherza l’alpinista della Valtrompia, che dopo aver salito 13 ottomila senza ossigeno, ora vuole concluderli aprendo – si intuisce – una via nuova. Una bella risposta alla "pigrizia" dell’himalaysmo, tanto criticata di questi tempi. E una bella sfida al fato, che vuole il 14esimo ottomila il più difficile da raggiungere.
 
Cerchiamo di saperne di più, ma con scarsi risultati. "Non voglio sbilanciarmi – spiega Mondinelli -, il piano deve essere ancora definito nei dettagli. Poi ovviamente bisognerà valutare le condizioni, il tempo. Ma vogliamo fare una bella cosa".
 
Certo è che Mondinelli avrà compagni d’eccezione: "Salirò con Gerlinde Kaltenbrunner – l’alpinista austriaca che vanta il maggior numero di ottomila scalati per una donna – e il suo fidanzato tedesco Ralf Dujmovits". Il terzetto d’eccezione sarà contornato ancora una volta da Confortola, Magliano e due o tre ragazzi di Alagna. "E’ importante coinvolgere i giovanissimi – prosegue l’alpinista – voglio passare loro il testimone!"
 
Di più, non scuce, il Gnaro. Lo lasciamo tornare a spaccar legna, nella sua casa di Alagna, ma non prima di aver domandato se si tratta di un tipo di preparazione speciale per le sue salite. "No, è perchè ho l’influenza e non posso fare allenamento – scherza l’alpinista -, ma non posso mica chiudermi in casa: chi si ferma è perduto!".
 
Mondinelli, 49 primavere, brigadiere della Guardia di Finanza, è un fiore all’occhiello per l’alpinismo italiano. Nel suo palmares ci sono 13 ottomila scalati senza ossigeno e un’attività himalayana e alpina senza paragoni. Una carriera costellata di  salvataggi in alta quota che hanno visto più volte Mondinelli mettere la sicurezza e la solidarietà davanti alla voglia di arrivare in cima. Cosa che oggi non è così facile da trovare.
Sara Sottocornola
 
 

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close