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Manaslu, salgono morti e dispersi. Le prime foto dei soccorsi

Soccorso al Manaslu (Photo Afp-Sirmik Air)
Soccorso al Manaslu (Photo Afp-Sirmik Air)

KATHMANDU, Nepal —  Sale il bilancio dei morti causati dalla tragica valanga che ieri notte ha travolto 35 alpinisti che dormivano al campo 3 del Manaslu. Secondo le ultime notizie, i morti identificati sarebberpo 9, mentre 7 sarebbero i dispersi. Stamattina all’alba sono ripresi i voli di soccorso per portare a valle le salme rinvenute nella neve.

Sono passate oltre 24 ore dalla valanga del Manaslu, ma sulla montagna ancora si lavora per recuperare salme e dispersi. I nove morti confermati, secondo le ultime notizie fornite dalle autorità nepalesi, sono 4 francesi, 2 spagnoli, 1 italiano, 1 tedesco e 1 sherpa. Oltre a questi ci sarebbero 7 dispersi che si continuano a cercare, anche se la speranza di ritrovarli vivi si sta riducendo ad un lumicino a causa del lungo tempo trascorso sotto la neve, la quota e i numerosi crepacci che circondano il campo 3.

Le autorità locali, comunque, si riservano di confermare il numero esatto di morti e dispersi, che potrebbe ancora variare nelle prossime ore, si spera in difetto. Questa mattina dovrebbe avvenire anche il recupero di Alberto Magliano, tramite un elicottero che doveva riportare in quota anche Silvio Mondinelli.

La maggior parte dei morti e dispersi sarebbero d’Oltralpe. Christian Trommsdorff, presidente del Groupe de Haute Montagne, ha comunicato ufficialmente la notizia di ben 7 francesi tra morti e dispersi sotto la valanga, tra cui tre guide alpine di Chamonix. Secondo quanto riferito dall’alpinista francese la causa di tutto sarebbe stato il crollo di un seracco enorme, grosso quanto 6 o 7 campi di calcio, precipitato da circa 7400 metri di quota.

L’agenzia internazionale Afp e la spedizione commerciale Alpine Ascents hanno fatto circolare alcune fotografie impressionanti scattate ieri sul luogo della valanga, durante le operazioni di soccorso.

Secondo fonti nepalesi, i feriti causati dalla valanga e recuperati in elicottero sono stati più di 18. Al momento, già due salme sono state trasferite a Kathmandu. Cinque gli elicotteri intervenuti per il soccorso, delle compagnie Simrik, Dynastic, Fishtail e Mountain Air.

Sul Manaslu erano impegnate diverse spedizioni, per un totale di 231 persone tra alpinisti e guide. Fino a qualche anno fa, il Manaslu era raramente meta di spedizioni commerciali, proprio a causa del pericolo valanghe. Nel 1972, era avvenuta una tragedia simile: un’enorme distacco aveva uccisio 15 alpinisti, 10 sherpa e 5 sudcoreani.

Se i 16 morti venissero confermati questa sarebbe la peggiore tragedia mai avvenuta su un ottomila. La più grossa avvenuta in Nepal era capitata ad un trekking che nel 1995 fu travolto da una valanga nella regione dell’Everest: morirono 42 persone.ù

 

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4 Commenti

  1. “un’enorme distacco aveva uccisio 15 alpinisti, 10 sherpa e 5 sudcoreani” …. ma i Sudcoreani sono diversi dagli alpinisti?

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